POLITICA

Genzano – Patrizia Mancini dopo le dimissioni: ‘Impegnata verso nuovi orizzonti’

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Patrizia Mancini al fianco del celeberrimo Giap, Comandante dell'Esercito Popolare Vietnamita, e suo zio, lo storico sindaco di Genzano, per quasi un trentennio, il compianto Gino Cesaroni

Patrizia Mancini al fianco del celeberrimo Giap, Comandante dell’Esercito Popolare Vietnamita, e suo zio, lo storico sindaco di Genzano, per quasi un trentennio, il compianto Gino Cesaroni

Sarà Patrizia Mancini una delle sfidanti di Flavio Gabbarini alla corsa allo scettro di Sindaco nelle Comunali di giugno. Così come già annunciato in un apposito articolo (leggi qui) l’ormai ex assessore all’Educazione, Istruzione, Formazione, Tempo Libero e Sistema Bibliotecario nei giorni scorsi aveva infatti comunicato la sua intenzione di correre fuori dalla coalizione ufficiale, tirandosi fuori dalla ‘conta’ delle Primarie, e presentandosi ai nastri di partenza delle Comunali con la lista ‘Possibile’, il nuovo soggetto politico di cui è segretario Pippo Civati. Annunciando le sue intenzioni non era stata affatto tenera con gli ex alleati, dichiarandosi pronta a costruire “un’alternativa a logiche tribali, a consuetudini feudali e a concezioni personalistiche della cosa pubblica”. “A prescindere da chi vincerà le Primarie – aveva dichiarato Patrizia Mancini – rappresentano dinamiche, metodi e sistemi di potere che non ci appartengono. Ci appartiene invece un senso delle istituzioni, della comunità e dell’impegno politico come spirito di servizio, che è insito nelle nostre piccole, grandi storie personali e nelle motivazioni ideali di questo nuovo, appassionante laboratorio politico che, non a caso, porta il nome di ‘Possibile’”.

POSSIBILEA ridosso del ‘derby’ interno al Pd ha quindi fatto recapitare al Sindaco la lettera con le proprie dimissioni, che seguono di un paio di mesi quelle del vicesindaco Giorgio Ercolani: “Tale irrevocabile decisione – si è potuto leggere nella lettera – nasce dalla mia intima necessità di evitare qualsiasi interferenza tra l’azione amministrativa e le dinamiche politiche ed elettorali, nonché prevedibili e sterili strumentalizzazioni che nuocerebbero al sereno esplicarsi delle funzioni di governo della Città.

Lettera di dimissioni da assessore di Patrizia ManciniQuesta mia volontà è assolutamente coerente con i valori e i principi in cui mi riconosco da sempre, primo fra tutti quello della necessaria separazione tra Amministrazione e interessi di Partito, o addirittura di componente. Storicamente, la commistione tra Partito e Stato ha sempre e dovunque prefigurato disastri, perché, come ben sappiamo, ‘il sonno della ragione genera i mostri’. Ecco – ha concluso – nella mia assoluta modestia, vorrei che in questo delicato momento la mia ragione e la mia coscienza non si addormentassero, ma cavalcassero i coraggiosi sentieri che portano alla libertà, alla consapevolezza e a nuovi, rivitalizzanti orizzonti”.

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