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Marino – ‘Il Commissario non riceve l’associazione e i cittadini che lottano contro la cementificazione selvaggia’

cementificazione selvaggia

cementificazione selvaggiaOspitiamo parte di una nota stampa dell’Assemblea contro la cementificazione, che fa il punto sulla propria attività e su quanto accaduto in giornata.
“Questa mattina, martedì 29 marzo, alcune decine di cittadini e diversi comitati/associazioni, si sono recati a “Palazzo Colonna”, per chiedere un incontro con il Commissario Prefettizio, dott.ssa Enza Caporale. Dopo l’incontro pubblico del 23 dicembre, ci eravamo lasciati con il Commissario che avrebbe studiato la situazione relativa alle irregolarità del progetto di cementificazione del territorio, che prevede un milione e trecentomila metri cubi di nuove costruzioni e quasi 15.000 nuovi abitanti su circa 160 ettari di Agro Romano. Saremmo poi stati nuovamente ricevuti entro i primi di febbraio per un nuovo incontro con colei che di fatto è la “reggente” amministrativa del Comune di Marino, a seguito dei fatti  – in parte relativi proprio a questioni urbanistiche – che hanno portato alla caduta della precedente giunta ci dentro-destra e all’arresto dell’ex sindaco. 
Nonostante nuovi e numerosi solleciti formali, non abbiamo ricevuto alcuna risposta e, nel frattempo, sono iniziati i lavori di costruzione per alcuni dei 17 palazzi previsti nell’area verde e archeologica di “Mugilla”, vicino le scuole pubbliche di via Maroncelli a Santa Maria delle Mole. Per questo, stamattina ci siamo recati di persona per chiedere al Commissario Prefettizio di sospendere i lavori a Mugilla, anche in virtù del fatto che non si contano i ricorsi al TAR presentati. Inoltre, volevamo chiedere di parlare con la dott.ssa Caporale, in quanto massima rappresentante istituzionale, e quindi responsabile in questo momento dell’avvio del progetto speculativo datato 3 agosto 2011.
Purtroppo le richieste ufficiali e quella odierna fatta di persona non hanno sortito effetto e la dott.ssa Caporale non si è degnata di uscire dal suo ufficio, ritenendosi “offesa” dai nostri precedenti comunicati nei quali dichiaravamo che stava dando seguito ai sogni dei sindaci suoi predecessori qui a Marino.  Ribadiamo tale nostra opinione, purtroppo, ma eventualmente poteva smentirla lei di persona oggi, avendone avuta l’occasione, confrontandosi con le decine di persone presenti per parlarle.
Se avesse studiato le carte e ci avesse riconvocato, così come da lei promesso, probabilmente non si sarebbe arrivati ad oggi. Per oltre due ore siamo stati fuori dal suo ufficio nella vana attesa di ottenere una data per un nuovo incontro, che auspicavamo a breve vista l’urgenza della situazione e il ritardo sui tempi concordati insieme a dicembre. Piacerebbe anche a noi l’idea che con una formale richiesta scritta si possa ottenere un appuntamento ma purtroppo non ha funzionato né per oggi né per il precedente incontro, ottenuto solo con un’iniziativa simile a quella odierna.  Nel frattempo le ruspe dei privati speculatori vanno avanti a Mugilla ed oggi il Commissario Caporale ha fatto melina, come si dice in gergo calcistico, sperando forse di averci scoraggiati. Ma noi qui ci viviamo e lottiamo sapendo bene quali sono i forti interessi economici e politici che ci sono dietro il “Masterplan dello scempio”. Evidentemente chi rifugge il confronto non ha invece le basi per sostenere né l’utilità di un simile progetto speculativo né tanto meno la sua regolarità. Non è barricandosi dentro una stanza e sbraitando contro chi chiedeva solamente di essere ricevuti che si può pensare di chiudere la questione. Continuiamo a tenere alta l’attenzione e a proseguire la mobilitazione: sabato 2 aprile dalle ore 10.30 invitiamo tutti a partecipare ad una nuova assemblea pubblica in piazza Togliatti a Santa Maria delle Mole, che preparerà le prossime iniziative sul territorio per fermarne la cementificazione. Durante l’assemblea pubblica raccoglieremo le firme a sostegno di una lettera da inviare al Prefetto di Roma, ovvero colui che ha commissariato il nostro Comune facendolo diventare un “caporalato” che sta dando i suoi frutti: tanti bei palazzi nuovi, proprio ciò di cui tutta la popolazione sentiva il bisogno…”.