POLITICA

Marino – Altro che unità del centrosinistra, la Di Giulio spacca ancor più di De Luca

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Assi Ciampino-Marino, accordi sconfessati, personalismi e attriti la fanno da padrone nel centrosinistra marinese (e dov’è la novità?) dopo l’annuncio, il secondo, della candidatura a sindaco di Eleonora Di Giulio. A dispetto dei proclami del commissario del circolo Fausto Bassani in merito alla ritrovata sintesi, cui hanno subito fatto eco rappresentanti del Pd provinciale e nazionale, a livello locale la situazione è ben diversa (anche qui, dov’è la novità?). 

“Siamo al grottesco, fatto che attesta quanto sia lontana dalla propria base una candidatura che si è tentato di imporre ad altri senza alternativa di nessun genere, e nonostante risultino documenti, oltre ai nostri, da parte del Pd locale, contrari a quest’ipotesi, altro che unità ed unità che sbandierano ai quattro venti, hanno scelto una candidatura che inevitabilmente spacca, un partito e divide il centrosinistra, o che dovranno mandar giù ab torto collo – scrive Marco Comandini, commissario provinciale Idv -. La malafede si è vista ieri, con un Commissario o pseudotale del Pd, che nonostante la nostra buona volontà, con un documento che andava incontro ad una ricomposizione del quadro di centrosinistra unitario, questo è stato bypassato da prese di posizione precostituite, con un Pd affetto da strabismo cosciente anziché da garante di una coalizione allargata di vero centrosinistra nelle imbellettate parole ma non nei fatti. Ci hanno proposto sempre e solo di acconsentire ad imposizioni. Inaccettabile.

Se questo è il PD, a Marino, faremo dell’altro, di certo questa è la strada scelta dal PD per creare due coalizioni di centrosinistra e rendere difficoltosa la strada per strappare alla vittoria alla destra o al M5S; del resto quando si sceglie di consegnarsi anima e corpo alla lista dell’ex-assessore all’urbanistica di Palozzi e Silvagni, anche designando in prima ipotesi il suo candidato, cioè pescare dagli autori di un urbanistica scellerata, finita anche all’attenzione della corte dei Conti e con ricorsi al Tar ancora in discussione, appare chiaro, che la non politica abbia preso il sopravvento”.

Simile terremoto aveva causato la precedente candidatura di Oriano De Luca, poi ritiratosi per motivi personali.  
“Il comunicato del mandatario del Pd romano è patetico – scrive Giulio Santarelli -. Solo lui, dopo i disastri combinati e che hanno ridotto in poltiglia il centrosinistra marinese, può dichiarare che Di Giulio è una ottima sintesi senza spiegare in che consiste la sintesi visto che Di Giulio è una candidatura che divide e spacca verticalmente il centrosinistra marinese. Di Giulio ha un solo significato quello cioè di consentire al PD romano di rinunciare a guidare la coalizione per l’incapacità di presentare un programma che cancelli le vergogne delle giunte Palozzi e di nascondersi dietro un nominativo che è espressione soltanto di se stessa e di un gruppo di amici.

“In realtà dopo che il mandatario ha stracciato gli accordi di centrosinistra firmati l’8 febbraio con il PSI-IDV-UDC dagli organi locali democraticamente eletti dal Congresso,non si è fermato neppure di fronte al grande senso di responsabilità e alla offerta dei tre partiti di ritirare le loro candidature e di convergere su un candidato espressione diretta del PD. Avere perciò respinto,senza alcuna motivazione una offerta che consentiva al PD ad un tempo di assumere in prima persona la candidatura del Sindaco e ricomporre il centrosinistra,dimostra la preordinata volontà del PD romano di scegliere di perdere e di spianare la strada al ritorno dei Palozziani”.

“A noi  – continua la nota – il compito di non ammainare la bandiera del centrosinistra inteso come politica della legalità,della difesa del suolo e dell’ambiente,della partecipazione democratica in attuazione dello Statuto Comunale e in vista delle battaglie referendarie a difesa delle riforme del Governo Renzi, sicuri come siamo che a Marino si sta riscoprendo la Politica e tanti militanti di base del PD hanno già annunciato che si uniranno ai Socialisti nella battaglia volta a smascherare il voltafaccia del PD Romano che non ha altra motivazione che quella di garantire la continuità degli affari ferocemente combattuti dai Socialisti”.