Attualità

Videogiochi, cinema e fumetti, un legame che resiste?

videogiochi

videogiochiTomb Raider, Spiderman e Batman. Questi tre nomi, letti così, dicono sicuramente un qualcosa a chiunque, ma dicono ancor di più a chi è cresciuto negli anni ’90 e nei primi anni duemila. Era il periodo dei fumetti che diventavano videogioco. E poi qualche regista ci girava un film. Era una sorta di circolo vizioso difficile da interrompere e che funzionava in maniera praticamente perfetta. Una simbiosi e un legame a dir poco vincente. Era una sorta di catena economica, che creava profitti e guadagni per diversi settori, e ogni personaggio aveva la sua caratteristica principale. Basti pensare al fascino di Lara Croft, interpretata nel film da Angelina Jolie, ma nata sugli schermi della Sony, oppure ai supereroi della Marvel divenuti gli assoluti protagonisti di numerose tipologie di giochi online. La domanda che però è lecito porsi è se questo rapporto sia ancora così stretto, oppure si sia, come dire, allentato. Cerchiamo di scoprirlo.

Nella prima decade del 2000 tra gli adolescenti era in voga la saga di Harry Potter. Le sale di cinema si riempivano dei fans delle avventure del maghetto con gli occhiali. E poi, ovviamente, è arrivato anche il videogioco. Si possono davvero contare sulle dita di una mano quelli che non hanno giocato almeno una volta a Harry Potter e la pietra filosofale, di cui ne sono uscite addirittura ben cinque versioni differenti. Harry Potter può essere soprattutto definito una saga letteraria, composta da 7 libri. Lucy Knisley, disegnatrice di grande talento, oltre che amante di HP, ha riunito il tutto in un’unica enorme tavola fumettistica, usando grande capacità di sintesi, ma anche un po’ di sana ironia. Questo può apparire un modo e un metodo intelligente per invogliare alla lettura. Ed è proprio quest’ultima a costituire l’anello debole della catena. Gli ultimi dati e le ultime statistiche dicono che si legge sempre meno. Anche se la crisi sembra colpire soprattutto i libri.

Però c’è un qualcosa che rende quel circolo vizioso di cui abbiamo parlato un po’ più debole ed instabile. Stiamo parlando di internet. Si legge poco sì, ma si leggono tantissimi blog, siti e tantissime cose che vengono scaricate online. E’ l’editoria che si trova a scontrarsi con un mondo ben più grosso, organizzato, sviluppato e potente. E questo finisce inevitabilmente per toccare anche il settore dei videogames. La rete è ormai piena di portali dove si può giocare liberamente e gratis. E ce n’è davvero per tutti i gusti: sport, avventura, azione, fantasy e chi più ne ha più ne metta. E poi anche gli adolescenti cambiano. Le nuove generazioni sembrano inoltre attratte da un qualcosa in continua espansione come il gambling, che si è talmente evoluto da esercitare un fascino paragonabile ai cari e vecchi videogiochi.

Resta da chiedersi se almeno il cinema resista, come una srta di ultimo baluardo. Ma anche la pellicola sembra essere in crisi. Molte sale cinematografiche appaiono vuote, mentre altre addirittura chiudono, vista l’assenza, sempre più costante ed assidua, di pubblico. Il tutto ancora una volta per colpa sua: internet. Perché vedere un film sul pc seduti sulla poltrona di casa propria ha una comodità che vale molto di più di sgranocchiare i popcorn in una sala gremita. Anzi, sempre più vuota.

Più informazioni