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Velletri – Gli agricoltori dell’ASPAL si mobilitano: mercoledì la manifestazione in Regione

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Stefano Giammatteo, il presidente dell'Aspal

Stefano Giammatteo, il presidente dell’Aspal

Sarà proprio dal parcheggio di quel Velidance che ha ospitato l’altro giorno l’assemblea pubblica dell’associazione (CLICCA QUI PER GUARDARE IL VIDEO), che nella mattina  di mercoledì 25 maggio gli agricoltori dell’Aspal partiranno alla volta della Capitale, per la manifestazione di sensibilizzazione e protesta da tenersi in via della Pisana, all’interno del consiglio regionale del Lazio. In questo modo l’associazione dei produttori agricoli laziali, che fa capo al presidente Stefano Giammatteo, parteciperà insieme ad altri movimenti autonomi del settore agricolo di altre regioni allo Sciopero Nazionale per la Terra. “La grave crisi economica che affligge il nostro comparto – ha dichiarato lo stesso Giammatteo – è ormai generale e di proporzioni immani ed è per questo che abbiamo il dovere di reagire tutti insieme”. “Noi uomini e donne che lavoriamo la terra – si legge nel documento congiunto, sposato anche dall’Aspal – non ce la facciamo più, visto che siamo colpiti da una crisi profonda, che ci sta costringendo sempre più a vendere il nostro prodotto al di sotto del relativo costo di produzione. Sono oltre cinque anni che i movimenti spontanei del settore agricolo, compresa l’Aspal , denunciano il crollo dei prezzi al campo, l’aumento vertiginoso dei costi, il crollo dei redditi, l’aumento dei rischi della salute per effetto delle costruzioni di continue discariche, e lo spettro di centrali biogas e biometano nei territori agricoli di pregio, con conseguente svuotamento e abbandono delle campagne. La politica, in questi anni, sia a livello regionale che nazionale e comunitaria, invece di ascoltare le nostre istanze, continua ad ascoltare le grosse lobby sindacali che ormai pensano solo ai loro apparati, e le grosse lobby commerciali che stanno trasformando l’Italia, da straordinaria terra di produzione di cibo, in grande piattaforma commerciale in mano alla speculazione finanziaria. Il nostro tanto pubblicizzato Made in Italy, è diventato sempre più un agroalimentare speculativo in mano ai padroni dei marchi italiani.

Parte del pubblico presente

Parte del pubblico presente

Ormai c’è in gioco sempre più la sopravvivenza delle nostre aziende, dei nostri posti di lavoro, la tenuta sociale ed ambientale di interi territori agricoli, la garanzia di continuare a produrre un cibo sano e genuino. Adesso è giunto il momento per noi agricoltori, di pretendere una nuova e immediata riforma agraria che contribuisca a ridare senso al lavoro della terra, assicurando reddito agli agricoltori, diritto al lavoro e alla produzione del cibo genuino, tutela ambientale, e soprattutto un giusto prezzo al campo per noi agricoltori, che siamo l’anello principale della catena agro-alimentare. Dalle nostre campagne di tutta Italia, deve partire una mobilitazione ampia, democratica e decisa a salvare la nostra agricoltura e le nostre comunità rurali da questo scempio continuo, dovuto alle continue negligenze della politica ad ogni livello”.

L’appuntamento per partire in bus alla volta della Pisana è fissato per mercoledì 25 maggio, alle ore 8, presso il parcheggio del Velidance, in via dei Fienili, Velletri.

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