Attualità

Velletri – Raccolta differenziata, alcune domande all’assessore Masi

la moltitudine dei cassonetti da maggio 2012

 

La solitudine del cassonetto fino a maggio 2012

La solitudine del cassonetto fino a maggio 2012

di Maria Lanciotti

Eseguita la consegna dei kit per il porta a porta, rimosso l’ultimo mezzo centinaio di cassonetti e via si parte al galoppo per la differenziata estesa a tutto il territorio, comprese le zone di campagna e di mezza montagna in cui – a detta dell’assessore all’Ambiente Luca Masi – sono state rilevate “diverse tipologie di evasione”. Ma la pacchia è finita in quanto, spiega l’assessore “oggi, grazie all’attività capillare sul territorio è facile dare un nome ed un cognome a chi non paga”. Menomale era ora. L’assessore però non menziona chi finora ha pagato – per intero e salato! – il servizio ridotto, trovando il primo cassonetto a disposizione a centinaia di metri di distanza, regolarmente intasato e fatiscente. Né prospetta – l’assessore Masi – alcun incentivo per la gente di campagna avvezza da sempre a praticare la raccolta differenziata e a tenere puliti e ordinati i suoi spazi lavorando di braccia e di ramazza, né tantomeno parla di un possibile recupero sui pagamenti della Tari.

La moltitudine dei cassonetti da maggio 2012

La moltitudine dei cassonetti da maggio 2012

Mentre garantisce il recupero dell’evasione generale che quantifica in un milione e mezzo di euro entro il 2016. Ma quello che proprio non si riesce a capire sono i toni che l’assessore Luca Masi usa nei confronti dei cittadini, facendo di ogni erba un fascio, come se dovesse convincere con le ‘cattive’ la popolazione a fare la differenziata, ben sapendo che l’ingiustificabile ritardo non è imputabile alla cittadinanza ma a chi la governa. Che sia della maggioranza o dell’opposizione.

Alcune domande al nostro assessore, sperando non cadano nel vuoto: perché centinaia di cassonetti nuovi di varie tipologie furono distribuiti per la città, nel 2012, quando invece si aspettava la partenza del porta a porta? Perché i vecchi cassonetti non furono rottamati – e comunque eliminati – ma dirottati nelle campagne (che fino ad allora ne avevano avuto uno per zona, scassato e senza coperchio, e se lo erano fatto bastare LEGGI QUI) a fare da ricettacolo per la monnezza di quegli scostumati cittadini che si sono divertiti col lancio del sacchetto ‘ndo coglio coglio, beccandosi forse qualche multa dagli ‘ispettori’ in agguato che non poteva essere un deterrente sufficiente, mentre non si è mai proceduto ad una vera campagna di sensibilizzazione responsabile?

Il moltiplicarsi dei cassonetti nella stessa zona

Il moltiplicarsi dei cassonetti nella stessa zona

Chi semina raccoglie, che siano buoni frutti o tempesta. Lo dice un libro della Bibbia. Ma, asserisce Masi, “il completamento del servizio è solo il punto di partenza” e tutti speriamo che s’imbocchi finalmente la strada giusta per intraprendere un percorso di recupero sia ambientale che di civismo.

 

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