di Michela Emili
Marco Petrilli ha ufficializzato la sua fuoriuscita dalla maggioranza di governo targata Caliciotti. La decisione del consigliere, il cui allontanamento dalla compagine governativa di Lariano si era andato via via facendo più evidente e burrascoso, è stata messa nero su bianco e portata alla conoscenza di tutta l’assise durante l’ultimo Consiglio comunale.
“La mia è stata una scelta obbligata – ha riferito il consigliere Petrilli -. Sono stato escluso da qualsiasi confronto in seno alla maggioranza e quindi non potevo che non comunicare la mia fuoriuscita nel momento della discussione del bilancio e del Documento Unico di Programmazione, per i quali mi è stata consegnata la dovuta documentazione solo tre giorni prima del Consiglio, tra l’altro con un parere dei Revisori dei Conti errato e corretto solo il giorno stesso dell’assise”.
Il Consigliere, la cui componente si è ora staccata ufficialmente passando all’opposizione, aveva già annunciato un anno e mezzo il suo appoggio esterno alla maggioranza, rea di aver disatteso più volte gli accordi programmatici.
La notizia è stata accolta con favore dal componente dalla minoranza Gianluca Casagrande Raffi di “Più Lariano”. “Il fatto che il consigliere Petrilli abbia ufficializzato con determinazione la sua uscita dalla maggioranza, dimostra coerenza e coraggio delle proprie idee, libertà e onestà morale ed intellettuale – ha riferito Casagrande Raffi -, visto il mancato cambiamento e di svolta per i cittadini di Lariano in questi quattro anni di amministrazione Caliciotti”.
Il consigliere Petrilli già da tempo si era ritagliato in Consiglio comunale una posizione chiaramente in antitesi con il sindaco e tutta la giunta comunale, il più delle volte contrastando l’attività amministrativa con la presentazione di svariate interpellanze che trovavano appoggio nelle iniziative dell’opposizione, tanto da fondere, pur con i dovuti distinguo, i due fronti. La critica all’operato della maggioranza da parte di Petrilli si era concentrata negli ultimi tempi sul caso delle bollette Acea recapitate già scadute, il commissariamento lungo anni del Centro Anziani per sollecitare le elezioni ordinarie, nonché quello più recente e più astioso, in merito all’installazione della nuova antenna di telefonia mobile in via Napoli, che molta agitazione aveva provocato tra i cittadini, preoccupati dei possibili risvolti sulla salute.
