Per molti ce la farà comunque, e anche agevolmente, ma se così non dovesse essere il preludio all’eventuale debacle, per Flavio Gabbarini, dovrà essere rintracciato proprio in quanto accaduto giovedì 9 giugno, il giorno in cui, uno dopo l’altro, i candidati sindaco usciti sconfitti al primo turno hanno rotto gli indugi e palesato la propria posizione. Distante dalla sua. Rimarrà deluso chi aveva ritenuto scontato l’appoggio di Patrizia Mancini al centrosinistra di Gabbarini, mentre si potranno beare di aver ‘azzeccato’ il pronostico tutti coloro che, al contrario, magari dopo aver assistito anche ad uno solo dei comizi della Mancini, avevano ritenuto impossibile che dopo tutte quelle accuse incrociate ci potesse essere un sostegno da parte della coalizione che faceva capo alle liste “Genzano Possibile” e “Ambiente Bene Comune”.
Così, in giornata, dopo la dura presa di posizione di Michele Savini, che ha rispedito al mittente gli ‘allisciamenti’ della coalizione di Gabbarini, per ribadire la propria distanza, è arrivata anche quella di Patrizia Mancini, che ha rimarcato come “Genzano Possibile e Ambiente Bene Comune, nella loro piena autonomia di movimento libero e democratico, hanno deciso di non schierarsi al ballottaggio per l’elezione del nuovo sindaco, nella coerenza del proprio posizionamento alternativo ai due raggruppamenti e relativi candidati. Anche se la nostra corsa si è arrestata al primo turno – ha aggiunto Patrizia Mancini, che diventerebbe consigliere comunale solo in caso di vittoria di Gabbarini -, e certamente non dimentichiamo perché abbiamo dato vita a questo movimento né tantomeno i valori che lo contraddistinguono. Di conseguenza, calcoli di convenienza, che pur ci favorirebbero in termini di rappresentanza in consiglio comunale, accordi sottobanco o pura e semplice avversione preconcetta sono strade che non ci appartengono e che di certo non percorreremo. Ai cittadini che ci hanno dato fiducia al primo turno diciamo che la loro coscienza sarà il miglior giudice, cui potranno dare ascolto al momento di scegliere se votare e per chi. Un dovere morale e politico ci ha imposto questo comunicato, nel rispetto della nostra integrità, coerenza e autonomia ideale”. In serata è poi arrivata anche la presa di posizione di Fabio Papalia (la cui nota pubblicheremo a parte), che ha concluso con un eloquente ‘Noi non stiamo con Flavio’, scimmiottando così lo slogan utilizzato in campagna elettorale da Gabbarini e i suoi (‘iostoconflavio’)…
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