POLITICA

Marino – Eleonora Di Giulio sulla lottizzazione del Divino Amore: ‘Non abbiamo bisogno di altre case’

Di giulio
Eleonora Di Giulio

Eleonora Di Giulio

La campagna elettorale a Marino sembra avere un tema sempre molto caldo, che accende i toni e, spesso, infiamma gli animi. Stiamo parlando della lottizzazione del Divino Amore, o meglio: tutti parlano del Divino Amore. Prova a ribadire la sua posizione e avanza una proposta Eleonora Di Giulio, candidata a Sindaco del centrosinistra nel prossimo ballottaggio di domenica 19 giugno. “Io sono stata in prima fila contro la lottizzazione del Divino Amore. Ho firmato il ricorso al TAR e la mozione in Consiglio Comunale. Sfido chiunque a smentire questo mio percorso. E, aggiungo in maiuscolo e sottolineato IO NON HO CAMBIATO IDEA. Detto ciò, io so benissimo che la vicenda è complessa: basti pensare che in Comune, sotto la voce “Divino Amore”, ci sono migliaia di pagine di atti e documenti.  Per questo sostengo che occorre andarle a vedere tutte. E questo perché le migliaia di parole che stiamo ascoltando in questi ultimi giorni di campagna elettorale, sono vaghe, confuse e, nella maggior parte dei casi, infondate. La differenza tra me ed altri  è che le mie affermazioni sono pubbliche, alla luce del sole, scritte in molti comunicati e affermate in tutti i comizi e gli incontri che tengo quotidianamente. Altri, magari in privato dicono che ho ragione, salvo  poi, da qualche palco o – peggio – sui social, esibirsi nell’arte delle  promesse, come i più fantasiosi scrittori  di favole. Questi signori promettono che, se andranno a Palazzo Colonna, con un colpo di spugna sistemeranno tutto. Nei documenti contenuti nei faldoni che sono dentro Palazzo Colonna, ci saranno  atti viziati in origine, e quindi facilmente annullabili, e altri più complessi, che vanno studiati bene per essere resi innocui.  Io rimango della mia idea: non abbiamo bisogno di altre case. E su questo vorrei chiamare tutti quelli che la pensano come me: condividiamo questa responsabilità.

Proporrò, al primo Consiglio Comunale utile, la costituzione di una Commissione Speciale, così come prevede lo Statuto Comunale all’art. 15 comma 3. Recita l’articolato dello Statuto: le commissioni, permanenti o speciali, possono svolgere indagini conoscitive su questioni di propria competenza e disporre l’audizione di dirigenti del Comune, di istituzioni nonché di rappresentanti di organizzazioni, associazioni ed enti e acquisire pareri e osservazioni di esperti cittadini e organizzazioni sociali. In questo modo, la Commissione formata da consiglieri comunali di tutti i gruppi, potrebbe visionare tutte le carte e far partecipare alla costruzione della delibera da portare in Consiglio esperti, associazioni che per anni sono state in campo su questa vicenda. Di più: potrebbe dare voce a tutti coloro che oggi non hanno voce in Consiglio. E’ una proposta che sta nel solco della mia idea di Comune: un Ente partecipato, che compie scelte importanti consapevole che le strade da intraprendere sono decise dalla maggioranza dei cittadini e non solo da quelli che siedono a Palazzo Colonna”.