POLITICA

Scontro senza precedenti a Genzano! I 5 Stelle tuonano: ‘Fuori la Mafia da qui’. Gabbarini querela e replica: ‘Basta fango’

genzano

Che la posta in gioco fosse molto alta lo si era capito da un pezzo, così come si era intuito già da qualche giorno che l’asticella dello scontro verbale si sarebbe alzata ancora, rendendo ancor più aspro il confronto, col rischio di trasformarlo in un vero e proprio scontro.  Per recuperare gli oltre 20 punti percentuali del primo turno, confidando di costruire così un clamoroso sorpasso, i 5 Stelle di Genzano hanno deciso di puntare ancor di più su un’idea di cesura col passato, attaccando frontalmente gli avversari, facendo sfoggio del grido “onestà”, scandito più volte, persino dalla senatrice genzanese, Elena Fattori, nei vari appuntamenti elettorali.

Che i ‘fuochi d’artificio’ non siano ancora finiti, a Genzano, è facile prevederlo, tanto più che tra poche ore arriveranno nella Città dell’Infiorata diversi esponenti di spicco dei Cinque Stelle nazionali (uno su tutti Alessandro Di Battista), mentre il Pd calerà nuovamente la carta del Governatore Nicola Zingaretti. In attesa dei ‘tre botti finali’, quelli che porranno fine ai ‘fuochi pirotecnici’ dello scontro verbale, lasciando la parola alle urne, quello andato in scena nella giornata di lunedì è stato un vero e proprio affondo, che ha visto gli esponenti del MoVimento 5 Stelle assestare una stoccata alla quale ha replicato direttamente Flavio Gabbarini, che dopo aver pazientato a lungo, preferendo non cadere in quelle che aveva definito sterili provocazioni, ha deciso di replicare come uno schermidore di provata esperienza, che attende il momento giusto per partire con la controstoccata. “Basta fango su Genzano” ha replicato in serata il Sindaco uscente, che domenica si giocherà la riconferma nello ‘scontro diretto’ con Daniele Lorenzon, porta bandiera dei pentastellati.

lorenzon, menicocci, fattoriL’ACCUSA DEI 5 STELLE – “Fuori la Mafia da Genzano!” era stato il titolo della nota stampa diffusa dai 5 Stelle genzanesi, ritenuta inaccettabile da parte della coalizione che sostiene Gabbarini.  In attesa di ospitare nuovamente, nel pomeriggio di martedì alcuni rappresentanti sovracomunali, con Alessandro Di Battista che tornerà a Genzano, a distanza di sole due settimane dal primo ‘rendez-vous’ castellano (LEGGI QUI), quelli del Movimento 5 Stelle, rifacendosi ad un paio di articoli di un noto settimanale ‘free-press’, avevano infatti deciso di rispolverare in maniera drastica la questione della legalità, facendo riferimento alle indagini collegate a ‘Mafia Capitale’, e all’inchieste ‘Mercurio’ e ‘Polifemo’, incastonate nella cosiddetta ‘Marinopoli’. Il tutto a stretto giro di posta col presunto coinvolgimento di alcuni “consiglieri di Genzano, oggi candidati”, fino a spingersi verso un eloquente “fuori la Mafia da Genzano!”, che ha provocato un sussulto in gran parte della comunità genzanese. Nell’occhio del ciclone le aperture dei Burger King a Marino e Genzano, che già portarono i pentastellati, nel mese di aprile, a spingere per avere delucidazioni, salvo sentirsi replicare, dallo stesso sindaco, che la chiusura del Burger King di Genzano non fosse collegata ai fattacci di Marino, posizione che, al momento, resta ancora quella battuta dal Primo cittadino genzanese. “Oggi i nodi vengono al pettine – hanno rincarato la dose i 5 Stelle – e dal Comune ancora omertà. A questo punto Gabbarini o mentì allora oppure oggi è in colpevole silenzio” hanno aggiunto i pentastellati. Nel proseguo della nota i grillini hanno invitato Gabbarini, “laddove esistono ombre così gravi sul Comune che regge, a catapultarsi a fare chiarezza e pretendere che le persone coinvolte escano allo scoperto e, nel caso facciano parte del suo partito, ripudiarle per l’imbarazzo e la gravità della questione. Noi questa macchia non la vogliamo e il Sindaco deve schierarsi e proteggere i propri cittadini, visto che il dovere di un Primo cittadino, che peraltro concorre per un ballottaggio, deve essere quello di far da primo scudo contro la mafia”. “Qui non si parla di attacchi politici, voti, programmi, ma di non avere l’orda della presenza delle organizzazioni mafiose nel nostro territorio. Dopo Lusi, ci mancava solo ‘Mafia Capitale’ nella nostra città. Ovvio – hanno concluso i pentastellati – che si dovrà attenere all’evoluzione giudiziaria della vicenda, ma già i sospetti sono sufficienti a pretendere dei passi indietro, o quantomeno dei chiarimenti pubblici che ancora non sono arrivati”.

 

comizio chiusura gabbarini 2016LA REPLICA DI FLAVIO GABBARINI – Dopo aver smaltito la rabbia e l’indignazione per un accostamento ritenuto ingiusto ed ingeneroso, colui che per 5 anni è stato il Primo cittadino di Genzano, carica che è ben intenzionato a ricoprire anche per il prossimo quinquennio, ha contrattaccato duramente, con un eloquente “basta fango sul Genzano!”. Gabbarini ha replicato con determinazione, dicendosi indignato per quanto accaduto, e svelando di aver dato mandato ai legali di querelare per diffamazione gli autori della nota stampa, allo scopo di tutelare la sua onorabilità e quella della città intera. “È veramente ora di smetterla di infangare la città e distogliere l’attenzione da programmi e problemi reali – ha premesso Flavio Gabbarini -. È ora di smetterla di tacciare Genzano come polo mafioso. Tutti i candidati al Consiglio comunale sono candidabili ed eleggibili così come verificato dalla Commissione elettorale centrale di Anzio. Resta compito, semmai, della Magistratura, e non dei candidati politici, verificare i fatti. Quanto alla questione Burger King ho già detto e continuo a ripetere che la chiusura (e la successiva riapertura) avvenuta nell’aprile del 2015 non è mai stata collegata ai fattacci di Marino. Il Comune di Genzano non ha mai tenuto un atteggiamento omertoso tanto che, oltre un anno fa, ha illustrato in modo esauriente il procedimento amministrativo e urbanistico che ha determinato la chiusura del locale e che è e resta l’unico aspetto dell’infamante associazione ‘scandalo Burger King/Genzano’. Dopo aver chiarito nuovamente aspetti su cui non voglio più tornare perché si tratta solo di fango gettato sulla mia città resto in attesa che il Movimento 5 stelle inizi a parlare di cosa intenderebbe fare di buono per questa città”. La nota di replica del sindaco che è succeduto ad Enzo Ercolani si è poi chiusa con la riproposizione della lettera diramata il 16 aprile del 2015, quando proprio Gabbarini  negò qualsiasi legame tra la chiusura del noto fast-food con quanto accaduto a Marino (CLICCA QUI PER LEGGERE QUANTO DICHIARATO NELLA PRIMAVERA DEL 2015 DAL SINDACO GENZANESE).

 

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