In tanti, sin da questa mattina all’alba, nel susseguirsi delle voci arrivate dalla tarda serata di ieri, sono passati li davanti, buttando lo sguardo verso quella pizzeria le cui serrande sono rimaste abbassate. ‘Peccati di gola’ l’insegna di un locale che è da anni un punto di riferimento per la zona; un peccato ben più grave si è materializzato nella tarda serata di ieri, quando il 32enne proprietario della pizzeria, l’albanese Ariton Shaskay, per tutti Tony, che al momento di passare a miglior vita per mano di quello che ha tutto l’idea di poter essere addirittura un sicario, era comodamente seduto su una panchina, vista l’ora in cui, alle 22.45, chi fa il suo mestiere si può prendere quella pausa che fa seguito ad un lavoro durato diverse ore.
Il luogo dove è avvenuto l’omicidio e il cartello con la scritta ‘Chiuso per Lutto’
Tony, che avrebbe compiuto 33 anni l’8 ottobre, non ha probabilmente neppure avuto il tempo di rendersi conto di quanto di li a pochi istanti sarebbe accaduto. Il suo killer, giunto a bordo di uno scooter, gli si è avvicinato e ha fatto partire 3 colpi di pistola, conficcatisi nella sua nuca.
L’omicidio è avvenuto al cospetto della moglie dell’uomo, come anche dei loro figli, un maschietto e una femminuccia, di 4 e 5 anni. Sul caso indagano ora i Carabinieri della Compagnia di Velletri, chiamati a dare un perchè a quella che dà tutta l’idea di essere una vera e propria esecuzione. La salma del 32enne albanese si trova ora all’obitorio dell’Ospedale di Tor Vergata, in attesa dell’autopsia disposta dal magistrato di turno.
SCRITTO APPENA DOPO L’ACCADUTO
Omicidio a Velletri. Il titolare della pizzeria della ‘Passeggiata’ ucciso a colpi di pistola
Da Velletri al resto dei Castelli quella lunga scia di sangue in una macabra giostra della morte
