POLITICA

Genzano – E’ il giorno del primo consiglio: sarà una Giunta di ‘forestieri’, con una veliterna e due romani

5 stelle genzano 2

5 stelle genzano 2di Daniel Lestini

Chi invece delle gomme mastica i chewingum lo chiamerebbe count-down, ma inglese a parte quel che è certo è che il conto alla rovescia volge ormai al termine e la clessidra che separa Genzano dal primo consiglio comunale dell’Amministrazione Lorenzon sta ormai spargendo i suoi ultimi granelli, che si consegnano inermi a quella forza di gravità che tutto attrae. Compresa la rivoluzione andata in scena appena un paio di settimane fa, iniziata proprio un mese prima, in quel 5 giugno in cui i genzanesi sono tornati alle urne, per rinnovare la composizione dell’assise consiliare. Il via, ufficiale, alla nuova esperienza amministrativa, che darà il là ai lavori del nuovo consiglio comunale genzanese, è previsto per le 21 di martedì 5 luglio, ora in cui dopo aver esaminato la condizione di eleggibilità e compatibilità del Sindaco e dei neo consiglieri, si procederà al giuramento del Primo cittadino e all’elezione del presidente del consiglio comunale e dei suoi vice, prologo alle comunicazioni sui componenti della nuova Giunta comunale. 

L'architetto veliterno, Pamela Pezzotti, sarà una dei tre assessori della Giunta Lorenzon. A lei, tra le altre, andrà la delega all'urbanistica

L’architetto veliterno, Pamela Pezzotti, sarà una dei tre assessori della Giunta Lorenzon. A lei, tra le altre, andrà la delega all’urbanistica

Bocche ovviamente cucite, in tal senso, nell’entourage dei 5 Stelle, sebbene l’esame dei ‘curriculum vitae’ pervenuti e il susseguente incontro con le figure chiamate a comporre la Giunta comunale abbia portato ad una quadra che, a detta dei rumors arrivati da Palazzo, vedrà convergere su diversi assessori ‘forestieri’. Oltre alla veliterna Pamela Pezzotti (architetto e presidente del Comitato StopAntenna), la cui investitura è stata in qualche modo ‘ufficializzata’ dal Partito democratico veliterno, con la sponda del commissario piddino genzanese, si dà ormai per certo che la squadra di governo sarà snellita rispetto al passato e gli assessori, vicesindaco compreso, saranno soltanto 3, con le deleghe restanti che verranno tenute per se dal Sindaco o affidate ai consiglieri delegati. Gli altri due assessori, che comporranno la Giunta Lorenzon, saranno entrambi di Roma, e non si esclude, come già testato in altre Amministrazioni a guida pentastellata, che si possa procedere con la ‘carta’ dell’Assessorato a progetto, finalizzato cioè al raggiungimento di precipui obiettivi, prima di lasciare il passo ad altri. Se le informazioni in possesso della nostra testata venissero confermate al momento del ‘gong’, la Giunta Lorenzon sarebbe interamente formata da tecnici, senza assessori ‘politici’, novità che asseconderebbe la volontà di tanti cittadini di spingere verso un rinnovamento radicale rispetto al passato (alla succitata Pezzotti, tra le altre, andrebbe la delega all’urbanistica, ndr).

Dopo aver esaminato la condizione di eleggibilità e compatibilità del Sindaco e dei neo consiglieri, si procederà al giuramento del Primo cittadino e all’elezione del presidente del consiglio comunale e dei suoi vice, prologo alle comunicazioni sui componenti della nuova Giunta comunale. Ogni consigliere comunale potrà ovviamente prendere la parola per augurarsi ed augurare buon lavoro, o anche solo per dire la propria in merito a qualsiasi aspetto di quelli che saranno toccati.

Quanto al presidente del consiglio potrebbe infrangersi la regola (non scritta) tanto in voga negli altri partiti, che sono soliti affidare tale incarico al consigliere più votato. Dal cilindro potrebbe uscire quindi un nome a sorpresa, che vada oltre Elena Mercuri e Cristina Bernardi, le due candidate più votate dei 5 Stelle. Se una di queste due viene data per certa come vicepresidente del consiglio, l’identikit di chi coordinerà i lavori consiliari, facendo da raccordo tra maggioranza ed opposizione, se non Marco Fermanti, che ‘viaggia’ verso l’incarico di capogruppo dei 5 Stelle, potrebbe essere un giovanissimo, a conferma della volontà del gruppo di dare un taglio col passato, dando ampio spazio ai giovani, sperando ci sia il giusto mix, in grado di garantire governabilità e competenza per una città che, passata la sbornia del post voto, avrà bisogno che si esca dalla campagna elettorale perdurante e s’imbocchi la strada del (possibilmente buon) governo. 

Tra i banchi dell’opposizione sarà la prima volta in assoluto per Michele Savini, Roberto Silvestri  e Martina Ortolani. Mentre l’emozione da primo giorno di scuola rischia di trasformarsi in un ‘deja-vu’ per Fabio Papalia, Luca Lommi e Martina Ortolani, per l’ex Sindaco, Flavio Gabbarini, che dell’aula consiliare sarà il decano assoluto, potrebbero essere ben altri i pensieri, visto la fisiologica difficoltà di metabolizzare una sconfitta che, per lui come i suoi fedelissimi, continua ad essere così bruciante, e così difficile da razionalizzare per chi, a ragione o a torto, è convinto di non aver affatto meritato un ko di quella portata. 

 

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