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Albano – Cammarano e Borelli difendono i fedeli musulmani: ‘Il dialogo tra religioni unico antidoto contro il terrorismo’

cammarano
ENRICA CAMMARANO

ENRICA CAMMARANO

Non è andata giù a Enrica Cammarano e Massimiliano Borelli, consiglieri comunale di ‘Insieme per Marini’ e del Partito Democratico, la ricostruzione che in giornata è stata fatta da due colleghi consiglieri rispetto a quanto avvenuto in mattinata, ad Albano, nei pressi del Museo Civico. Se Marco Silvestroni e Federica Nobilio aveva stigmatizzato senza mezzi termini il ritrovo di alcuni fedeli musulmani, radunatisi in un momento di preghiera in occasione della fine del Ramadan, ovvero il mese nel quale si pratica il digiuno e durante il quale i musulmani debbono astenersi – dall’alba al tramonto – dal bere, mangiare, fumare e dal praticare attività sessuali. Se da Fratelli d’Italia e Terra Nostra è stata bollato come inopportuno quanto accaduto, specie nella mattinata del ritorno in Italia delle 9 salme delle vittime del terrorismo (CLICCA QUI per leggere le dichiarazioni di Silvestroni, Nobilio e Cuccioletta), diversa è stata l’interpretazione di Ernica Cammarano. “Credo che la libertà sia la cosa più grande e importante che abbiamo e che dobbiamo difendere” ha premesso la consigliera comunale di maggioranza. “La libertà di parlare, di pensare, di dire, di credere, di fare. Non posso, però, non stigmatizzare provocazioni e speculazioni squisitamente politiche su un gruppo di persone che ha semplicemente pregato nel nostro territorio e che prima di farlo ha chiesto l’autorizzazione. Il dialogo e il rispetto tra diverse religioni è l’unico modo per respingere la violenza dei terroristi e degli estremisti. Non credo che i divieti per manifestazioni che non hanno nulla di sovversivo possano servire. Credo piuttosto in una cultura che sappia fare del rispetto delle differenze la sua forza. Il resto é chiacchiera, spesso inutile. A volte volgare”.

Massimiliano Borelli

Massimiliano Borelli

Concetti ripresi ed articolati, a suo modo, anche dal piddino Massimiliano Borelli: “Il Ramadan si è concluso e oggi, ad Albano, alcuni concittadini di religione musulmana hanno legittimamente richiesto alla Questura ed ottenuto uno spazio per condividere un momento di preghiera, come tradizione vuole alla fine del mese di digiuno. Non ci vedo nulla di strano se paragonato alle processioni che attraversano la nostra città quasi ogni mese o ai momenti di raccoglimento che le nostre comunità vivono, soprattutto durante il periodo Pasquale. Ma qualcuno punta il dito e vuole buttare in politica ed in polemica, quanto di più normale esista in una società multiculturale. E proprio questo qualcuno domani mattina, dopo quello che ho letto su qualche profilo, dovrebbe mettersi davanti ad uno specchio e ricordare! Guardarsi bene negli occhi e ricordare la sua formazione, la sua professione, la sua dedizione agli ultimi, la sua partecipazione a numerose iniziative a sostegno dello IUS SOLI, dell’integrazione culturale e sociale, contro ogni forma di razzismo ed intolleranza, religiosa, sessuale o etnica. Ricordare di aver partecipato a diversi Gay Pride, urlando il proprio sostegno a tutto quello che oggi rinnega e combatte. Ricordare fa bene anche a me, per prendere le distanze da chi oggi, pur di ritagliarsi uno spazio politico, è disposto ad abbracciare posizioni molto molto distanti dalle mie, che sono rimaste sempre le stesse, sempre a favore di chi è in difficoltà senza vedere da dove viene, nel rispetto prima di tutto dell’uomo e della legge”.

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