CRONACA

Lanuvio – ‘Luciano Omminetti ammazzato dalla moglie’: per lei 8 anni di condanna per omicidio volontario

camelia lucrezia varesi

 

L'arresto di Lucrezia Varesi

L’arresto di C. L. Varesi dopo l’omicidio del marito Luciano, avvenuto nel marzo del 2013

E’ stata riconosciuta colpevole di omicidio volontario e stata condannata a 8 anni di carcere la moglie di Luciano Omminetti, allora 61enne, assassinato nella sua casa di Lanuvio, in via Sandro Pertini, nel marzo del 2013 (LEGGI QUI LA CRONACA DI ALLORA). Lo hanno deciso i Giudici della Corte di Assise di Appello di Roma, con sentenza divenuta definitiva il 4 luglio dopo il rigetto del ricorso presentato dai legali della donna da parte della Corte Suprema di Cassazione. La donna, oggi 59enne, si trova ora in carcere, a Rebibbia, dove è stata tradotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo di Velletri che le hanno notificato il provvedimento di carcerazione. 

La palazzina dove è avvenuto l'omicidio

La palazzina dove è avvenuto l’omicidio

I fatti risalgono alla tarda serata del 24 marzo 2013, in un contesto familiare, in cui è maturato l’uxoricidio, connotato da accesa conflittualità, con la donna che sin da subito si è detta stanca di doversi difendere dalle costanti liti col marito, che secondo le ricostruzioni di allora non sarebbe stato nuovo ad atti di violenza. L’uomo, originario di Rocca di Papa, era stato raggiunto da diversi fendenti, ma sulle prime si era pensato che potevano non essere stati la causa primaria del decesso, sopraggiunto per un attacco cardiaco.  Invece è stata proprio l’autopsia a fornire un quadro compatibile con un’aggressione volontaria da parte della donna, che sin da subito accusata di omicidio volontario era stata tratta in arresto dai Carabinieri della Compagnia di Velletri su disposizione del GIP del Tribunale di Velletri, che concordando con l’attività investigativa effettuata dai militari dell’Arma, avevano emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

 La moglie della vittima, fu accertato dopo articolate quanto complesse indagini dei Carabinieri, accoltellò il marito infliggendogli diversi colpi al torace in prossimità di organi vitali. La dinamica venne confermata anche dall’esito dell’autopsia che fornì un quadro compatibile con un’aggressione volontaria. Il G.I.P. del Tribunale di Velletri, concordando con l’attività investigativa svolta dai Carabinieri, pochi giorni dopo l’efferato delitto emise un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti della donna. Scarcerata in attesa delle fasi processuali, C. L. Varesi fu sottoposta dapprima agli arresti domiciliari, poi alla misura dell’obbligo di presentazione alla P.G. e ora dovrà scontare la pena della reclusione in carcere.

Svolta nell’omicidio di Lanuvio: arrestata la moglie della vittima

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