CRONACA

Detenuto ‘impazzito’ al carcere di Velletri aggredisce un assistente capo e minaccia un agente con una lametta

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carcere velletriSi è consumata  l’ennesima aggressione nel carcere di Velletri, dove un detenuto italiano si è scaraventato addosso ad un assistente capo di polizia penitenziaria, prossimo alla pensione.

Il detenuto recatosi in infermeria, mentre attendeva il proprio turno per essere visitato dai medici, per togliersi dei punti alla ferita della  gola che si era provocato pochi giorni fa con una lametta,  si è lanciato addosso all’assistente capo, aggredendolo con calci e pugni.

L’agente è stato trasferito in un primo momento  all’ospedale “Colombo” di Velletri,  per varie tumefazioni  all’occhio sinistro e con un forte trauma facciale, per poi essere trasferito all’Ospedale “San Camillo” di Roma per gli approfondimenti del caso.

L’aggressore, invece,  dopo la colluttazione e dopo essere stato riportato in sezione, ha minacciato  nuovamente un altro agente, questa volta brandendo una lametta da barba con la quale ha  tentando di entrare in possesso del telefono di servizio,  non riuscendovi solo  grazie alla professionalità del personale ivi operante.

Ricondotto in infermeria lo stesso detenuto ha continuato  a minacciare tutto il personale sanitario rifiutando qualsiasi visita.

La situazione, più che critica, ha fatto eco ad altri due episodi verificati presso la Casa circondariale veliterna, dove un altro detenuto si è autolesionato ed un altro ha ingerito delle lamette.

“Il Carcere di Velletri – ricorda in una nota la Fns Cisl Lazio   – attualmente risulta sovraffollato di più 139 detenuti, su previsti 411 ce ne sono in realtà 550”
Nota è la carenza di personale  di Polizia Penitenziara presso il carcere di Velletri, dove il  DAP, Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, in questi mesi ha inviato unità in distacco al fine di dare supporto  per espletare  al meglio il proprio compito .

La Fns Cisl lazio, che ha espresso solidarietà al personale coinvolto,  ha dapprima manifestato davanti al DAP per sollecitare l’invio di unità nell’Istituto di Velletri e successivamente ha richiesto al DAP  e  Prap Lazio, Abruzzo e Molise di rivedere la pianta organica dell’Istituto .

“Occorre – conclude la nota – inasprire le pene per i detenuti che si rendono partecipi di tali aggressioni”.

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