POLITICA

Velletri – Patto Popolare sul degrado al Cimitero: ‘La lotta di potere contro Pocci alla base dell’inaccettabile degrado’

cimitero velletri

cimiteroE’ uno sdegno che non accenna ad avere termine quello dei tanti veliterni che anche in questi ultimi giorni si sono ritrovati a far visita ai propri cari dentro il civico Cimitero, le cui condizioni sono state denunciate in questi giorni con un dettagliato reportage fotografico di Paolo Felci, referente cittadino di ‘Casa Pound’ (LEGGI QUI). In quanto sta accadendo, fatto salvo che la situazione di degrado parte da lontano, alcuni sembrano intravedere  -con una ricostruzione che potrebbe ai più apparire fantasiosa, ma che per tanti altri è invece pienamente calzante – una mossa strategica da parte di chi vorrebbe in questo modo tagliare le gambe ad Orlando Pocci, amministratore della Giunta guidata dal sindaco Fausto Servadio e, per tanti, in predicato di concorrere a raccoglierne il testimone alla guida del centrosinistra cittadino, viatico a candidarsi ad esserne il successore alla carica di Primo cittadino. Velleità che non sarebbero viste di buon occhio dallo stesso sindaco e da un altro assessore della sua Giunta, quel Luca Masi che, in qualità di vicesegretario provinciale del Pd, qualche carta in mano di spessore è sicuro di potersela giocare nella strada verso la candidatura al dopo Servadio. 

A mettere a nudo il tutto, con una ricostruzione che muove i passi da qualcosa di fortemente oggettivo, quale il degrado del Cimitero, è l’aggregazione civica di ‘Patto Popolare per Velletri’, con in testa quel Lamberto Trivelloni che, ancora una volta, si dimostra uno dei pochi in grado di voler andare oltre, mettendo a nudo situazioni che altrimenti resterebbero sottaciute. 

“Patto Popolare Velletri – si legge in una comunicazione relativa al degrado del cimitero – vede in questi fatti una indegna politica di oscuramento ed indebolimento praticata da Fausto Servadio ed alcuni soggetti della sua maggioranza a scapito dell’assessore Orlando Pocci, delegato proprio alla cura di quei luoghi. Nello scorso mese l’Amministrazione comunale ha pagato decine e decine di migliaia di euro di debiti fuori bilancio, vale a dire spese ritenute imprevedibili ed urgenti, per manifestazioni culturali e spettacoli che ovviamente non hanno nessuna caratteristica di urgenza ed imprevedibilità, impegnando più di cinquantamila euro per le manifestazioni estive”.

Alcuni membri di Patto Popolare: si notano Lamberto Trivelloni, Franco De Santis, Fabio Taddei e Gian Luca Trivelloni

Alcuni membri di Patto Popolare: si notano Lamberto Trivelloni, Franco De Santis, Fabio Taddei e Gian Luca Trivelloni

“Possibile non si siano trovati una manciata di euro per dare un taglio alle erbacce ed una pulita al nostro povero cimitero? Possibile, che negli ultimi 8 anni non si sia potuto fare neanche una disinfestazione contro le zanzare ed una derattizzazione per i topi?  Se per fare una scala mobile che non funziona ci vogliono più di cinque anni, cosa occorre per dare una pulita e rendere dignitoso il luogo ove sono sepolte le salme dei defunti?”.

“La tecnica del ‘capro espiatorio’ – ha poi aggiunto Lamberto Trivelloni – purtroppo non si è liquidata nemmeno con la crocifissione del Cristo. In questi anni ha funzionato bene rifacendosi a “chilli de prima“, ma poi, trascorsi più di otto anni, e si va verso il nono, ed usurandosi tale assunto con la pazienza della gente, hanno spostato il mirino per risolvere i problemi dentro il proprio partito, visto che di coalizione non c’è altro. Una sorta di pre-primarie sulla testa dei cittadini e pure dei loro morti che riposano al cimitero. Ma a tutto questo diciamo ‘basta’, e ancora una volta li invitiamo, a partire dal sindaco al segretario del Pd, a venirsi a confrontare pubblicamente su queste come su altre cose: noi, d’altronde, non abbiamo nulla da nascondere o temere, ma loro, è evidente, su certi temi hanno paura del confronto e della trasparenza”. 

“Sarebbe importante che qualcuno ci spieghi come mai che ora che non ci sono più gli affitti milionari, si pagano 2,4 milioni in meno di stipendi, non ci sono quasi più i trasporti extraurbani, non si anticipano più i pagamenti al Simbrivio, non ci sono più investimenti, non si fa manutenzione al cimitero, non si danno contributi ai servizi sociali, e tante altre cose ancora, si paga ancora il massimo per i tributi. Un aspetto chiaramente singolare, ma non troppo, se poi si va a vedere che si è sforato anche il Patto di Stabilità, quale segnale, l’ennesimo, di una gestione tutt’altro che virtuosa”.

Tornando alla presunta tendenza dei vertici comunali, con in testa proprio il sindaco Servadio, a voler in un certo senso depotenziare uno dei suoi possibili successori, a vantaggio di altri evidentemente più inclini alle sue politiche, da ‘Patto Popolare Velletri’ allargano il tiro. In questo modo: “Sull’altra sponda – continuano – l’unico che ha iniziato ad interrogarsi un pochino, in modo naturale o per altri obiettivi, è proprio Orlando Pocci, guarda un po’ proprio quello che qualcuno, insieme ai cittadini ed ai loro defunti,  sta cercando di lasciare ignudo con il cimitero. Ci vuole tanto a capirlo?” concludono, più che convinti di essere sulla strada giusta, quelli di ‘Patto Popolare’, che non saranno in consiglio, ma che pure si fanno sentire, eccome, costituendo un’autentica spina nel fianco per chi amministra.

Non un caso che proprio Fabio Taddei, che con alcuni membri dell’attuale coalizione di governo era in passato alleato, ha svelato quanto sarebbe accaduto nel corso della recente Festa de l’Unità, “quando – parole sue – Pocci, in un atto di coraggio e lucidità politica, ha cominciato a dissentire su alcune questioni politiche di carattere nazionale e locale e Servadio lo ha interrotto togliendogli di fatto la parola. Alcuni amici presenti – svela Taddei – mi hanno detto che chi c’era è rimasto molto male di questo comportamento di Servadio, dando ragione comunque a Pocci. Nei comportamenti contro Orlando Pocci, messi bene in luce da ‘Patto Popolare Velletri’ – conclude Taddei – rivedo un po quello che è successo pure a me ed altri quando per non avere chinato la testa sono cominciati comportamenti scellerati e menzogne punite poi anche dal Tribunale di Velletri”.

Nella sintesi finale Trivelloni ha ribadito come “sia inaccettabile che la lotta di potere sfoci in un disservizio del genere in un luogo che merita rispetto e considerazione. Il resto lo vedremo nei mesi a venire, d’altronde Servadio è sempre stato un prepotente e gran parte delle persone che gli girano intorno lo sanno bene e gli fa comodo così. Problemi loro, perché se seguitano su questa strada Velletri se li sgrullerà con una alzata di spalle. Certamente – ha concluso Trivelloni – è arrivato il tempo delle verità e delle proposte. Noi ci siamo, loro facciano quel che vogliano, ma che lascino da parte almeno i morti…”.

Il Cimitero di Velletri nell’assoluto degrado. Lo sdegno di Paolo Felci: ‘Qui non si ha rispetto neppure dei morti…’

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