Cultura

Albano – Il poeta Aldo Onorati inserito nell’antologia poetica ‘Nell’Uomo’

nella foto Aldo Onorati con i poeti dei castelli Elena Clementelli e Armando Guidoni.
Aldo Onorati con i poeti dei Castelli Elena Clementelli e Armando Guidoni

Aldo Onorati con i poeti dei Castelli Elena Clementelli e Armando Guidoni

Aldo Onorati, noto poeta di Albano, è stato inserito all’interno dell’antologia poetica “Nell’Uomo”, recentemente pubblicata da “Controluce”. Si tratta di un percorso lirico che comprende tre generazioni di artisti. Gli autori che sono stati scelti e a cui è dedicato ampio spazio di rilievo critico e realtà lirica (nove poesie per ciascuno dei poeti conclamati e due per le nuove “leve”, Di Iulio e Gigante) sono i seguenti: Aldo Onorati, noto per i suoi romanzi, tradotto in 22 lingue nel mondo, ma riscoperto da poco nella sua originalità di poeta; Giorgio Bàrberi Squarotti, critico letterario e storico della letteratura di fama mondiale, a cui forse si è dato – da parte degli esegeti – minor risalto come autore di versi, ma che, come scrive Fabio Pierangeli nell’illuminante prefazione: “Nel gioco dei dadi paradossale delle esistenze, il fatto di essere tra i critici sommi del nostro Novecento e dei primi anni del Duemila, in qualche modo relega in secondo piano la lunga pregevolissima attività poetica di Barberi Squarotti…

1 Nell-uomo copertinaSi devono leggere invece autonomamente le sue raccolte, dimenticando l’interprete dei testi…”; Elena Clementelli, considerata ormai la maggiore poetessa italiana vivente; Bruno Fabi, caposcuola del Movimento filosofico “Irrazionalismo Sistematico”, anch’egli insigne in quando filosofo a cui Ugo Spirito ha dato fiducia ai tempi del suo capolavoro “Il Tutto e il Nulla”, ma riscoperto poeta di prima grandezza verso la fine della sua lunga vita; Armando Guidoni, autore di importanti studi scientifici (ha svolto per anni attività di ricerca all’interno dei laboratori del CNEN), e poeta di efficace sintesi lirico-scientifica; Pasquale Maffeo, uno dei maestri del secondo Novecento, tenace ricostruttore della tecnica e del metro classico, oltre che critico letterario, scrittore e anglista di larga fama; Marco Onofrio, della generazione di mezzo, indicativo nella poliedricità della sua scrittura, ove poesia, saggistica e narrativa si intersecano in un dettato nuovo; Ugo Maria Palanza, segnacolo coraggioso d’indipendenza di giudizio nella letteratura, maestro lungimirante e scomodo: anch’egli ha contribuito sostanzialmente con la sua produzione nel campo della lirica, come d’altronde Giulio Panzani, giornalista polemico, instancabile operatore culturale, raffinato lirico che lega la generazione dei Maestri a quella più vicina alle poetesse Ivana Uras (affermata nel campo didattico-pedagogico), Fulvia di Iulio, Mariangela Gigante e Lia Lafronte (la prima donna avvocato della Rota Romana). Una lettura consigliabile specie ai giovani interessati a immettersi nel difficile, infido ma altissimo campo della poesia.

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