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Velletri – Dilaga la piaga dei venditori di calzini e dei parcheggiatori abusivi: i cittadini, ‘costretti’ a sborsare, sono stufi

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Foto Alberto Mariani

E’ una piaga che sembra dilagare quella che da tempo ha preso piede a Velletri, senza che niente e nessuno sia stato in grado di debellarla. Nella giungla di un territorio in cui si fa anche solo fatica a far capire l’importanza di tanti piccoli aspetti che meriterebbe senz’altro più attenzione, ci sono loro, i venditori di calzettoni mutandine e mercanzie varie e, da qualche altra parte, i parcheggiatori abusivi. Tutti intraprendenti, tenaci e invadenti. Li puoi trovare ovunque, ma da tempo stazione specialmente nel parcheggio di Piazza Donatori del Sangue, a due passi dal Mercato Coperto e dall’Ospedale, in quello sottostante piazza Garibaldi e nella nuova area sosta al Ponte Bianco, in via Lata.

Diversi i vu’ cumprà sui quali più volte si è diretto il mirino di Alberto Mariani, l’Occhio Vigile veliterno che, mettendoci la faccia, anche a costo di attirarsi l’antipatia di qualche benpensante, va denunciando aspetti che a molti colpevolmente sfuggono, quasi assuefatti ad un’illegalità che assume diverse forme e sembianze, a dispetto di chi vive nel rispetto delle regole e vorrebbe vivere in una comunità priva di certe storture (sue tutte le foto qui pubblicate, ndr).

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Foto Alberto Mariani

Li ritrovi li,  a cercare di racimolare qualche soldino facile, e spesso e volentieri ‘puntano’ le donne o gli anziani, con un approccio che non sempre sembra accogliere di buon occhio l’iniziale ‘no’ di chi, di prima acchito, si rifiuta di aprire il portamonete. Dai venditori abusivi si sta passando anche ai parcheggiatori abusivi, che ronzano attorno a chi riesce a trovare un parcheggio, elemosinando qualche spicciolo, quasi un ulteriore obolo per chi, pur di non rischiare, si mette le mani in tasca; poco importa se controvoglia e sbuffando. C’è anche chi, per assicurarsi una sosta ‘tranquilla’, arriva a sborsare anche più di 2 euro, illudendosi di fare pure beneficenza. Monetine dopo monetine, nonostante alcuni abbiano pure pagato il tagliando per il posteggio in striscia blu, i procacciatori di facili monete arrivano a sommare euro sonanti, che a fine giornata raggiungono un gruzzoletto davvero invidiabile.

Foto Alberto Mariani

Foto Alberto Mariani

C’è chi borbotta e chi si rifiuta, ma quasi tutti finiscono per piegarsi alle sanguisughe del portafogli, che se ne vanno soddisfatti, col bottino incamerato, regolarmente esentasse, e che al contrario  arricciano il naso e guardano storto se nelle loro mani finiscono le monetine con placcatura in rame.

Altrove, e la Capitale in questo fa scuola, per chi si rifiuta di elargire la ‘grazia’ il rischio di ritrovarsi lo specchietto mozzato o la fiancata rigata non è dei più rari. Eloquente la testimonianza di un membro del gruppo Facebook ‘Sos Cittadini di Velletri’, che ha raccontato, stando a quanto accade al parcheggio del Ponte Bianco, che “il personale del Carrefour ha chiamato più volte i vigili, ma se non sostano davanti alle porte, che è proprietà privata, non possono fargli niente. L’unica – ha aggiunto – é non dargli l’euro, tanto alla fine ‘questi qui’ non scappando da paesi in guerra e sono trattati meglio di tanti nostri pensionati o persone veramente povere, che frugando nei cassonetti del mercato per racimolare un pò di verdura”….

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