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A Velletri torna l’incubo Biogas. Cittadini e agricoltori temono la beffa finale. ‘Patto Popolare’ mette tutti a nudo

l'intervento del consigliere taddei
La ricostruzione del punto sul quale dovrebbe sorgere l'Impianto di Biogas

La ricostruzione del punto sul quale dovrebbe sorgere l’Impianto di Biogas

Sarà una giornata cruciale, l’ennesima verrebbe da dire, quella che attende Velletri nella mattinata di martedì 6 settembre, quando il futuro di centinaia e centinaia di ettari di coltivazioni, il valore di tanti immobili e terreni e, persino, la salvaguardia della salute dei residenti, si deciderà in una stanza della Capitale, negli uffici di via del Giorgione, sede dell’assessorato all’Urbanistica e Territorio della Regione Lazio. Proprio lì, non è più un mistero è stata convocata su richiesta della Volsca Ambiente e Servizi una Conferenza dei Servizi tesa al rilancio da parte dell’ente regionale preposto di una autorizzazione per la costruzione di un impianto industriale per la lavorazione dei rifiuti ad alte temperature, con voluta semplicità definito superficialmente Biogas. Contro tale eventualità si è già espresso nel mese di dicembre l’intero consiglio comunale, sebbene in queste settimane, da quando la convocazione della Conferenza è divenuta un fatto noto, la contrarietà è stata ribadita solo dal capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Giancarlo Righini (LEGGI QUI), e dal capogruppo comunale della Lista Live, Giorgio Greci (LEGGI QUI). Opposizione totale al progetto anche da parte di Patto Popolare per Velletri, trainato da quel Fabio Taddei che è stato il referente del Comitato No Biogas durante i lavori commissariali. Ferma contrarietà anche da parte di Lamberto Trivelloni, braccio e mente della neonata aggregazione civica.

L'intervento di Lamberto Trivelloni durante uno degli incontri del Comitato No Discarica e Impianto Biogas

L’intervento di Lamberto Trivelloni durante uno degli incontri del Comitato No Discarica e Impianto Biogas

Non un mistero, evidentemente, che qualcuno, nei vertici comunali, spera ancora in un ‘colpo di coda’ della Regione, visto che l’eventualità di condurre comunque in porto quel progetto continua a far gola a tanti, a partire dai vertici della società che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Più di qualcuno ha ancora una volta alzato le mani, ribadendo la sua interpretazione di quanto avvenuto nel mese di dicembre, quando stupì, ma non tutti, l’unanime convergenza dell’assise consiliare, i cui esponenti confluirono nelle tesi fatte proprie dalla Commissione Speciale sui Rifiuti. Ma che qualcosa potesse continuare a covare sotto la cenere, d’altronde, era parso chiaro a tanti, e che qualcosa potesse ancora a cadere lo si era potuto intuire da tanti segnali, prima ancora dalla strana cortina di silenzio fatta calare sull’argomento, disattendendo l’impegno a ritornare nell’aula consiliare entro il 28 febbraio per trovare un’altra soluzione. 

“Dalle cassette audio/video realizzate formalmente durante i lavori della commissione – hanno premesso in queste ore Taddei e Trivelloni – si evincono chiaramente le lacune che renderebbero impossibile andare avanti col progetto, incluse le risposte date dallo stesso progettista dell’impianto, l’ingegner Guidobaldi, il quale a precisa domanda postagli per chiedergli “dove avesse tratto i dati su cui aveva basato il suo progetto” ha risposto ‘me li ha dati la politica’ (GUARDA QUI). Quale “politica” – si sono chiesti i due esponenti di Patto Popolare per Velletri – ha fornito dati forse alterati o non veritieri a quel progettista? Sono state date queste informazioni agli uffici regionali preposti al rilascio delle autorizzazioni ed al controllo e tutela dell’ambiente? Ancora una volta – hanno concluso i due – Patto Popolare per Velletri fa preghiera alle autorità preposte di approfondire tutte le violazioni normative ed ambientali temute, nonché di sospendere e annullare qualsiasi richiesta formulata, erroneamente o meno, di realizzare siffatti impianti su quei luoghi, inadatti ai propositi industriali”.

L'intervento del consigliere Taddei in una delle Commissioni Rifiuti

L’intervento del consigliere Taddei in una delle Commissioni Rifiuti

Proprio gli esponenti di Patto Popolare, tra i più assidui oppositori del piano sui rifiuti della Giunta Servadio, hanno messo nel mirino il duo Masi-Guidaldi, rispettivamente l’assessore all’Ambiente del Comune di Velletri e l’ex presidente della Volsca. “I due – hanno scritto quelli di PPV – sotto la supervisione di Fausto Servadio, stanno per provocare un danno irreparabile al nostro territorio agricolo ed alla economia da esso prodotta, non avendo comunicato alle autorità regionali preposte la delibera n.99 del 17-12-2015 con la quale il Consiglio comunale di Velletri revocava le precedenti intenzioni edificatorie dell’impianto biogas di contrada Lazzaria (delibera di consiglio comunale n.51 del 14-05-2012) oltre ai dati e le problematiche emerse nei tanti mesi di intenso e proficuo lavoro, studio ed approfondimento della commissione speciale impianto trattamento rifiuti, ratificato dal consiglio comunale. Questa non comunicazione, costituisce una grave mancanza ai doveri di un amministratore pubblico e di un politico e rafforzano il sospetto di oscuri interessi che vanno ben oltre i doveri del ruolo e della funzione pubblica rivestita. Per trasparenza e garanzia si pubblica la registrazione di una delle sedute dell’apposita commissione sopra nominata (GUARDA QUI). Ascoltate bene le dichiarazioni dell’ing. Guidobaldi – continuano da Patto Popolare – incaricato dal Comune di Velletri per la realizzazione del progetto biogas, nonche’ tecnico anche di fiducia del noto avv. Manlio cerroni, cointeressato nella proprietà di terreni adiacenti a quello dove si vorrebbe realizzare l’impianto biogas”.

A mò di interrogazione gli esponenti dell’aggregazione civica nata dalla fusione di ‘Cittadini Protagonisti’, ‘Velletri Libera’ e ‘Patto Popolare’ riepilogano tutti i motivi a loro dire ostativi per il via libera ad un progetto del genere.
“ACCERTATO, che il Consiglio Comunale di Velletri, facendo seguito alle risultanze fortemente negative riportate dalla Commissione di studio e verifica, appositamente costituitasi, ha espresso parere negativo alla realizzazione di tale impianto nella località individuata e proposta dal progetto presentato alla autorità regionale,
CHE, i luoghi interessati da siffatta richiesta e progetto in contrata LAZZARIA presentano evidenti carenze normative di carattere amministrativo ed ambientale:
1) Presenza di coltivazioni ed allevamenti di particolare pregio e valore;
2)presenza di un canile municipale a ridosso dello stesso confine; 
3) presenza di altre discariche e siti similari non completamente bonificati nella medesima area; 
4) presenza di nuclei abitativi adiacenti al sito in oggetto, incluso un carcere di massima sicurezza in cui alloggiano e lavorano centinaia e centinaia di persone;
5) presenza di falde acquifere (fonte di Carano) a poche decine di metri dal suolo (pericolo di infiltrazioni del percolato) che approvvigionano di acqua diverse località urbane del circondario con centinaia di migliaia di abitanti (Velletri, Aprilia, Lanuvio, Genzano, Nettuno, Anzio, Cisterna e Latina).
CHE, risulta agli scriventi (felici di essere smentiti) il Comune di Velletri non ha comunicato all’ente regionale le risultanze sopra esposte, lasciando immutata la richiesta edificatoria sopra esplicitata, 
CHIEDE al sindaco Servadio ed all’amministrazione comunale di mandare deserto tale appuntamento, oppure di evidenziare e formalizzare i difetti normativi dettagliatamente illustrati nella commissione di studio e verifica per il biogas e poi fatti propri e ratificati dal Consiglio Comunale appositamente convocato.
VISTO CHE, dalle cassette audio/video realizzate formalmente durante i lavori della commissione si evincono chiaramente le lacune sopra evidenziate e denunciate, incluse le risposte date dallo stesso progettista dell’impianto Ing. Guidobaldi, il quale a domanda postagli da “dove avesse tratto i dati su cui aveva basato il suo progetto” ha risposto “ME LI HA DATI LA POLITICA” ed ancora parlando dell’inquinamento della vecchia discarica chiusa nelle vicinanze ha detto “IO NON CONOSCO NIENTE DI QUESTA ROBA”! (minuto 1:30:32 del video allegato)
Quale “politica” ha fornito dati forse alterati o non veritieri a quel progettista? Sono state date queste informazioni agli uffici regionali preposti al rilascio delle autorizzazioni ed al controllo e tutela dell’ambiente? PATTO POPOLARE VELLETRI fa preghiera alle autorità preposte di approfondire tutte le violazioni normative ed ambientali temute, nonché di sospendere e/o annullare qualsiasi richiesta formulata, erroneamente o meno, di realizzare siffatti impianti su quei luoghi, inadatti ai propositi industriali”.

 

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