POLITICA

Terremoto, interrogazione di Fdi e Terra Nostra per conoscere il Piano emergenziale antisismico delle scuole laziali

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Federica Nobilio

Federica Nobilio

“A pochi giorni dalla riapertura delle scuole riteniamo necessario avere adeguate garanzie sulla sicurezza degli edifici. I drammatici eventi che hanno colpito lo scorso 24 agosto i comuni di Amatrice, Accumoli ed Arquata ripropongono il tema della sicurezza antisismica nell’edilizia scolastica. Secondo i dati del Miur, nella nostra provincia non tutte le scuole sono state costruite o ristrutturate a norma di legge: basti pensare che il 44% dei plessi scolastici della regione Lazio è stato edificato prima del 1975. Il rischio è dunque sotto gli occhi di tutti. Ad oggi ci risulta che province e città metropolitana possano contare su 495 milioni di euro di stanziamenti contenuti nella finanziaria 2016, ma ad oggi questi fondi non risultano essere stati impegnati per le finalità previste Lo dichiarano in una nota Federica Nobilio, consigliera comunale di Albano, esponente di ‘Terra Nostra – Italiani per Giorgia Meloni’ e Giancarlo Righini e Fabrizio Santori, consiglieri regionali del Lazio di Fratelli d’Italia. E’ nostra intenzione – prosegue Federica Nobilio – presentare nei prossimi giorni insieme ai colleghi di Fratelli d’Italia, Marco Silvestroni e Edmondo Segrella, un’interrogazione al Sindaco di Albano per conoscere se esista o meno nel nostro Comune un Piano di Emergenza Comunale in caso di rischio sismico, così come disciplinato dalla normativa regionale e nazionale vigente; se già sono in previsione stanziamenti del bilancio comunale oppure se sono state avviate le richieste di finanziamento agli enti sopracitati per intervenire su eventuali consolidamenti o ristrutturazioni necessari a garantire la sicurezza dei plessi”. “Alla luce di queste perplessità, e per avere maggiore chiarezza sulla condizione generale riguardante la nostra regione – hanno aggiunto Righini e Santori – presenterò anche un’interrogazione al presidente Nicola Zingaretti in cui chiederemo conto dell’esistenza di un piano emergenziale valido per tutto il territorio laziale e in particolare per le zone a rischio, al fine di conoscere anche quali sono le risorse stimate per la prevenzione antisismica per l’edilizia scolastica sul territorio. Precauzione e programmazione devono essere le linee portanti su cui agire per ridurre al minimo le conseguenze di episodi sismici simili a quelli che hanno interessato il centro Italia”.

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