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Impianto Biomasse in via degli Artigiani, ‘Genzano SOStenibile’ fa chiarezza. Il 28 l’assemblea pubblica all’Oasi

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no-centraleRICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – “Ora tutto ci è chiaro. Abbiamo fatto richiesta di accesso agli atti ma intanto l’amministrazione ci ha consentito di prendere visione di parte dei documenti. Per ricostruire sommariamente, alla fine del 2015 tale Caramis della GP energie ha presentato istanza per due impianti a biomasse animali da circa 100 KWe ciascuno in zona Artigianale. Questa istanza, corredata da documentazione varia, non arrivando a 1 megawatt non è assoggettata a valutazione di impatto ambientale, ma ha seguito una procedura di valutazione in Conferenza di Servizi che fu indetta a febbraio 2016 dalla ASL e non dal Comune. In assenza di questa richiesta del comparto sanitario sarebbe tutto passato con pareri di negoziazione privata tra Comune e istante. In sede di conferenza di servizi tutti gli attori diedero un parere favorevole, anche il comune di Genzano. L’unico ente che diede parere contrario fu la Provincia poiché i grassi animali non erano consentiti per gli impianti a biomasse. A seguito di questo parere il Comune ne ha semplicemente preso atto con una determina, la 324, dichiarando chiusa la conferenza dei servizi con parere non favorevole.
Nelle premesse si legge come gli uffici comunali avessero dato assenso all’impianto e che il blocco lo abbia imposto la Provincia.
Purtroppo però un decreto esecutivo dello Sblocca Italia, sottoscritto dal Ministro Galletti nel marzo scorso e entrato in vigore a maggio, ha cambiato le carte in tavola, facendo ricadere i grassi animali come utilizzabili in questo tipo di impianti, facendo venire quindi meno la motivazione di impedimento in prima istanza. La società GP Energie ha perciò di seguito richiesto una procedura ambientale semplificata (cosiddetta PAS). La patata bollente è quindi passata alla nuova giunta, la quale, ha pubblicato recentemente sull’albo pretorio un preavviso di diniego all’impianto. Leggendo il documento si parla di “lacunosità ” e deficienze anche sulla pratica edilizia che sembrerebbe non essere chiusa, pratica propedeutica all’avvio dell’impianto stesso. Lacunosità sfuggite al Comune a febbraio scorso e il richiamo a “principi di matrice comunitaria di precauzione…” che allora non erano stati ritenuti opportuni.
Pericolo scampato? Niente affatto. La legge dà la possibilità al signor Caramis di poter comunque imporre questo impianto sul nostro territorio nel caso sani tutte le lacune oppure di fare ricorso al TAR. Non è ben chiaro se gli impianti siano stati già costruiti, poiché nella zona di ubicazione, ossia via degli Artigiani 43/45 (Zona Artigianale), i capannoni sono chiusi, con la presenza di cisterne esterne come da progetto (se ne vedono due di tre). Quella è una zona adiacente un sito archeologico di importanza estrema come la Villa degli Antonini e le prime abitazioni sono a poche centinaia di metri. Ci sono diverse cose che non quadrano, ci sono vari sospetti nella lettura delle carte, con la potenziale partecipazione di altri personaggi che hanno lavorato in parallelo, ma per avere maggiore certezza abbiamo bisogno di avere in mano tutto il corposissimo fascicolo.
Noi siamo contrari a questo impianto potenzialmente lesivo di salute e ambiente, oltre a non ricadere nel nostro modo di concepire la chiusura del ciclo dei rifiuti. Visto che il pericolo non è del tutto scongiurato, invitiamo tutti i cittadini, le associazioni, i partiti e tutti i soggetti in linea con la nostra visione, affinché ci contattino alla mail genzano.sostenibile@gmail.com per essere aggiunti alla mailing list e partecipino all’assemblea pubblica di mercoledì 28 settembre alle ore 19 all’anfiteatro dell’Oasi, organizzativa di una manifestazione proprio di fronte al domicilio dell’impianto.
Link al recente preavviso di diniego all’impianto del Comune di Genzano:
http://genzanodiroma.trasparenza-valutazione-merito.it/documents/24171847/1322420490/doc12379720160920131908.pdf/95092662-3a3f-4c90-a0d5-8e2efa0ebd98
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