Sono stati in tanti stamane a raccogliersi in piazza Salvatore Fagiolo rispondendo all’appello per risollevare le sorti di Villa Doria. Mentre i cittadini confluivano e si alternavano nell’apporre la propria firma, proprio all’ombra di Palazzo Savelli, cresceva l’entusiasmo di aver vinto in prima battuta la sfida della partecipazione. Centocinquanta era la soglia minima fissata da Luca Nardi, promotore dell’iniziativa, per mettere in campo una progettualità – in parte già abbozzata – che risponde all’appello mosso da tutti quegli albanensi che non vogliono più rivedere Villa Doria popolata da erba secca e incuria. E la soglia è stata centrata e superata.
“C’è una cittadinanza che ha cuore le sorti di Villa Doria ed ora cominceremo a lavorare per questo, tutti insieme” ha detto Luca Nardi, al fianco di Corinna Lucarini, che ha aggiunto: “Se siamo qui è perché c’è qualcosa che ci spinge da dentro”
A dispetto delle difficoltà economiche avanzate dall’Amministrazione comunale di Albano, l’idea è quella di mettere in campo una onlus, una
squadra di cittadini che si interfacci con le autorità, in cui ognuno metta in campo la propria professionalità e contribuisca a dare concretezza al progetto di riqualificazione della Villa, soprattutto con attività di crowfounding.
Il primo passo è stato fatto. Albano ha risposto. Ora si deve passare all’operatività.
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