E’ un appello amaro quello lanciato dal “Comitato Equi Diritti”, sulla situazione in cui si trova una famiglia di Lanuvio, su cui pende un’ingiunzione di sfratto. Il gruppo volontario di cittadini, nato sull’onda delle acquisizioni e demolizioni delle abitazioni abusive, attivo in tutti i Comuni del territorio in difesa del “diritto alla casa”, ha diramato una nota in cui porta alla luce la storia, una delle tante, di Simone e dei suoi cari.
“Un lavoro da elettricista, una giovane famiglia, due figli piccoli ed una casetta presa in affitto ormai da cinque anni – scrivono in una nota dal comitato -. È il lontano 2006 quando Simone A. si ammala di polmonite pleurica, problema che lo porterà ad essere ricoverato per oltre due mesi, tra l ospedale cartoni di Rocca Priora e quello di Genzano ed a non poter, per la prima volta in cinque anni, essere puntuale nei pagamenti del canone di locazione. All’uscita dell’ospedale l’amara sorpresa, ad attenderlo un’ingiunzione di sfratto. È stato allora che, per dare un tetto alla propria famiglia, Simone ha costruito un piccolo immobile “di necessità”, su un terreno acquistato a cambiali. Oggi, “grazie” alla politica delle acquisizioni, anche quel piccolo immobile non gli appartiene più, essendone il Comune di Lanuvio divenuto nuovo proprietario ma non solo: Simone e la sua famiglia sono stati colpiti da due ordinanze di sgombero emesse dal Comune di appartenenza, senza che nemmeno sia stata loro offerta soluzione alloggiativa di edilizia popolare”.
La vicenda ha sollevato un’ondata di dissenso e di solidarietà verso la famiglia lanuvina, che presto potrebbe ritrovarsi senza più un tetto sopra la testa. “Per Simone come unica strada è rimasto il ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo, che fortunatamente ha una consolidata giurisprudenza in favore dell’edificazione di necessità” ha dichiarato in una nota Cristina Milani, presidente del Comitato Equi Diritti, che si batte contro le acquisizioni indiscriminate sul territorio dei Castelli romani. Il comitato ha comunque in serbo numerose iniziative che si svolgeranno nel mese di ottobre, volte a sensibilizzare Amministrazioni e politica, affinché venga scongiurato questo epilogo e quello di tante altre storie simili.