Attualità

Il Papa ‘abbandona’ definitivamente Castel Gandolfo: dal 21 ottobre il suo appartamento diventerà un museo

Pope Benedict XVI leads his weekly general audience in Liberta's Square in front of his summer residence in Castelgandolfo, south of Rome

papa a castel gandolfo 3Che Papa Francesco non amasse l’idea di recarsi presso le Ville Pontificie di Castel Gandolfo per emulare i suoi predecessori, che ne avevano fatto la propria residenza estiva, era ormai risaputo, avendo da sempre preferito, il Papa argentino, restare nel suo appartamento a Santa Marta, nelle mura vaticane. Non una sorpresa, quindi, per uno che sin dal primo giorno da Pontefice aveva pure deciso di rinunciare a vivere nel celebre appartamento papale in Vaticano. Tuttavia dal prossimo venerdì, il 21 ottobre del 2016 (una data storica) le stanze pontificie delle ville gandolfine diventeranno addirittura un museo, segno della definitiva scelta, da parte di Bergoglio, di dire addio alla piacevole consuetudine dei suoi predecessori, che sin dal ‘600, con Urbano VIII, scelsero i Castelli Romani come meta di riposo, riflessione e preghiera, e che fu anche l’ultimo rifugio di Papa Benedetto XVI quando costui, nel febbraio del 2013, si allontanò dal Vaticano nell’attesa che dal Conclave uscisse il nome del suo successore. Assecondando il principio di condivisione, che sin dall’inizio del suo mandato ispira la sua missione papale, Papa Francesco ha quindi deciso di aprire le porte delle sale del palazzo, che già da oltre un anno erano per gran parte state aperte ai fedeli, allargando il ‘tour’ anche al resto delle stanze, aprendo, di fatto, ad un museo che verrà inaugurato con l’esibizione di un coro di musica popolare cinese. Tra le possibilità anche quella di visitare  la camera da letto dove hanno dormito diversi Papi, come pure la cappella privata, la biblioteca e lo studio, oltre alla celebre Sala del Concistoro. 

Papa Benedetto XVI affacciato dal 'suo' balcone di Castel Gandolfo

Papa Benedetto XVI affacciato dal ‘suo’ balcone di Castel Gandolfo

Un duro colpo per Castel Gandolfo e per chi, come il suo sindaco, Milva Monachesi, aveva sino all’ultimo sperato in un ripensamento del Papa, pronta ad accoglierlo a braccia aperte. Duro il contraccolpo anche per le attività commerciali, alcune delle quali hanno risentito così tanto del cambio di abitudini del nuovo Papa sudamericano da chiudere i battenti. La speranza è che il flusso di turisti, ora che la Villa è ampiamente visitabile, possa tornare ad essere consistente. 

“Dalla stampa abbiamo appreso che la residenza estiva dei Pontefici sarà definitivamente trasformata in museo – ha dichiarato in giornata Maurizio Colacchi, dei “Democratici per Castello”. Il tanto auspicato ripensamento da parte di Sua Santità Papa Francesco – ha aggiunto – non si è avverato. Anzi tutto fa pensare che il provvedimento sia definitivo e Castello non ospiterà più il Santo Padre. Pur rispettando il volere del Santo Padre non posso non affermare che sono profondamente amareggiato. La città però deve reagire e trovare nuove forme di investimenti e nuove idee per recuperare e anche migliorare le sue offerte turistiche. Questa – ha concluso Colacchi – sarà la sfida dei prossimi anni”.

Più informazioni
commenta