POLITICA

I 5 Stelle e Di Maio ‘illuminano’ Genzano e Velletri col ‘No’ al Referendum

L'intervento di Luigi Di Maio

L'intervento di Luigi Di Maio

Luigi Di Maio ed Elena Fattori

Luigi Di Maio ed Elena Fattori

“Per il Movimento 5 Stelle non è una campagna referendaria, ma una battaglia in difesa della Costituzione”. Questo l’incipit della nota stampa con la quale i pentastellati riassumono quanto accaduto nel pomeriggio e nella serata di domenica 23 ottobre, quando il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, ha imboccato nuovamente la ‘regina viarum’ per recarsi ai Castelli, con prima tappa Genzano, della quale fu già ospite nel mese di maggio, quando contribuì, egli stesso, ad apporre uno dei tasselli che hanno poi completato il puzzle della vittoria che ha illuminato Genzano delle 5 stelle del movimento tanto caro a Grillo e ai suoi seguaci. 

Centinaia le persone che hanno voluto ascoltare le parole di Di Maio e della senatrice Elena Fattori, che ha’giocato’ in casa presso l’Auditorium dell’Infiorata, prima di spostarsi nella vicina Velletri, dinanzi ad una delle pinse romane della Domus. 

pubblico 5 stelle“A Genzano sono accorse circa 300 persone alle quali vanno aggiunte le 100 presenti alla cena veliterna – hanno fatto sapere gli organizzatori -. Dopo il saluto del Sindaco di Genzano, Daniele Lorenzon, che ha sviscerato gli articoli della riforma attinenti proprio ai Sindaci dichiarando che “l’impegno per il proprio territorio non si concilierebbe con l’attività parlamentare”, è stata la volta di Elena Fattori che ha ribadito come “la modifica costituzionale sia il modo per togliere sovranità ai cittadini”, prima di analizzare che, a suo dire, “la riduzione di spesa sarebbe di soli 50 milioni di euro l’anno, ossia come il costo dell’aereo privato di Renzi. Il nuovo Senato – ha aggiunto – sarà un modo per dare immunità ai consiglieri regionali, ricordando che le Regioni sono da sempre coacervo di personaggi che impegnano le procure”.

14671266_1316834728329798_5623533086440111353_nDopo la Senatrice Fattori è stata la volta del vice Presidente della Camera Luigi Di Maio che ha toccato diversi punti della riforma e dello sblocca Italia, considerato come uno dei campanelli di allarme dell’accentramento del potere. Di Maio ha sottolineato come sia in atto “una campagna denigratoria da parte di media de facto controllati dai partiti. Partiti che sono alla canna del gas e che cercano in tutti i modi di stemperare l’ascesa del Movimento 5 stelle dimenticandosi dei cittadini. Reddito di cittadinanza, riduzione degli stipendi dei parlamentari, come già facciamo noi, e abolizione delle pensioni d’oro – ha aggiunto – sono i punti che al Movimento 5 stelle stanno realmente a cuore. Se fossimo al Governo non avremmo impegnato il Parlamento per due anni e mezzo per una riforma costituzionale – ha tuonato – ma ci saremmo  posti al servizio di un Paese che ha bisogno di ben altro”. Di Maio è poi andato ulteriormente oltre, estendo il suo discorso: “Il baratro di una vittoria del Sì sarebbe ancora maggiore se si considera che si darebbe maggiore velocità e potere a coloro che hanno creato la buona scuola, il jobs act che ha creato un aumento dei disoccupati, lo sblocca italia e una serie di leggi a proprio uso e consumo. Martedì – ha aggiunto Luigi Di Maio – arriverà in aula proprio una proposta per il dimezzamento degli stipendi che farebbe risparmiare 80 milioni di euro all’anno, quindi il doppio della riforma: staremo a vedere se la maggioranza lo voterà oppure, come già hanno fatto capire, rinvieranno la discussione in commissione, che vuol dire sostanzialmente l’affossamento della proposta”.

Alla cena veliterna i concetti sono stati ribaditi in un momento di maggiore convivialità,  ma non meno ricco di informazioni e contenuti, intermezzati anche dal comico Shany Martin che ha alleggerito la serata con un monologo che ha divertito la platea ed ha concluso con un video selfie con Di Maio, accompagnato dal corale ‘No’ della sala del celebre locale veliterno.

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