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Genzano – Garofolo: ‘Recuperare energia dalle biomasse è un crimine contro l’ambiente e la salute’. Pronta la manifestazione di piazza

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Aldo Garofolo (al centro) durante il consiglio comunale di giovedì

Aldo Garofolo (al centro) durante il consiglio comunale di giovedì

Il capannone genzanese visto dall'alto

Il capannone genzanese visto dall’alto

A neppure 24 ore dalla seduta del consiglio comunale in cui si è discusso dell’impianto a biomasse in via del Lavoro (LEGGI QUI), fortemente voluto dalla giunta guidata dal sindaco pentastellato, Daniele Lorenzon, arriva puntuale la disamina di Aldo Garofolo, un esperto in tema di rifiuti, già a capo dei movimenti che hanno lottato contro l’Inceneritore di Albano, la Biogas di Velletri e di Artena e, non per ultimo, l’impianto a biomasse di Genzano, della cui costruzione si è saputo compiutamente solo nelle scorse settimane. “La lezione che possiamo trarre dal consiglio di ieri sera (giovedì 4 novembre, ndr),  è che, malgrado i bei proclami e le ottime dichiarazioni di intenti ascoltate in taluni interventi, molte armi “istituzionali” a disposizione sono spuntate perchè obbligate a fare i conti con una legislazione che promuove in modo vergognoso la proliferazione di impianti inquinanti alimentati a biomasse animali e soprattutto vegetali PER PRODURRE ENERGIA ELETTRICA. Ogni giorno – continua Garofolo – facciamo i conti con nuove proposte industriali e solo nell’area metropolitana di Roma se ne contano DECINE. La base fondante di questa corsa sta nella politica degli INCENTIVI alle “energie da fonti rinnovabili” che rende conveniente ciò che altrimenti sarebbe bocciato dai numeri. Recuperare energia dalle biomasse oltre che essere un crimine contro l’ambiente e la salute è antieconomico perchè i costi di istallazione e produzione sono superiori al valore dell’energia prodotta. Non è propaganda ma freddi calcoli matematici. Tanto per stare coi piedi per terra gli impianti a biometano di Artena e di Aprilia bruceranno – se realizzati – oltre il 40% dell’energia prodotta per AUTOCONSUMO. Gli scarti grassi porchettari bruciati per produrre energia elettrica a Genzano sono anch’essi INCENTIVATI. Andando al dunque ieri serpeggiava in Consiglio l’idea che non ci saranno molte possibilità “istituzionali” di fermare i due cogeneratori. Come ci ha insegnato l’esperienza del NO INC che ha consentito di seppellire il gassificatore di Cerroni con 8 anni di dura lotta e iniziative, credo che se vogliamo avere possibilità meno aleatorie dobbiamo ritornare alla piazza. Contiamo di lanciare per la fine della prossima settimana, forse sabato 12, una manifestazione – assemblea popolare in Piazza Frasconi. Ci sarà bisogno della massima mobilitazione. Dipende da tutti noi”.

Genzano – Il Consiglio sull’Impianto Biomasse finisce con l’arrivo di Polizia e Carabinieri. In aula la condanna è unanime ma stando così le cose quell’impianto s’ha da fare