Avevano catturato da settimane l’attenzione da parte delle Forze dell’Ordine, diventando l’incubo delle aziende castellane e dei loro clienti. Tante le segnalazioni da parte di cittadini ed imprenditori della zona di Albano, Ariccia e Lanuvio, che avevano denunciato di aver subito furti presso i loro uffici o all’interno di veicoli dei loro clienti, ad opera di un uomo ed una donna. La tecnica riferita dai denuncianti era sempre la stessa: entravano presso le aziende con la scusa di interessarsi all’acquisto dei loro prodotti, e una volta dentro la donna distraeva il malcapitato di turno e il complice, introducendosi nei locali o negli abitacoli delle autovetture in sosta, asportava ogni tipo di bene, compresi portafogli e borse. Dopo le varie segnalazioni, gli uomini della squadra Anticrimine del Commissariato di Polizia di Albano, diretto dal dr. Augusto Pallante, unitamente ai colleghi della Stazione Carabinieri di Lanuvio e della Sottosezione della Polizia Stradale di Albano, hanno avviato le indagini attraverso le descrizioni fornite dai malcapitati, procedendo poi all’identificazione dei responsabili, due pluripregiudicati di 49 e 42 anni, residenti a Lanuvio, sulla via Nettunense, dove gli stessi facevano ritorno dopo aver messo a segno i furti. Ieri pomeriggio gli agenti hanno fatto accesso presso la loro abitazione, traendo in arresto la donna su Ordinanza di Custodia Cautelare emessa dal Tribunale di Velletri, mentre all’uomo il provvedimento è stato notificato presso l’Istituto Penitenziario di Velletri, dove si trova già detenuto per altri reati. Per la 42enne lanuvina si sono pertanto aperte le sbarre del carcere di Rebibbia.