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Lariano – Bollette dell’acqua, (ri)scoppia il caso degli accertamenti sulle utenze idriche

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acqua bolletteScoppia di nuovo il caso delle bollette dell’acqua a Lariano, dove il Comune, tramite la società Credit-on, sta ritentando il recupero degli importi relativi agli anni passati e mai incassati. Il periodo di riferimento risale a prima dell’esternalizzazione del servizio ad Acea Ato 2, avvenuto nell’anno 2005, prima del quale il Comune gestiva direttamente il servizio.

 La questione, che aveva tenuto banco l’estate scorsa, sta interessando larga parte della cittadinanza proprio in questi giorni. Il consigliere di minoranza Gianluca Casagrande Raffi parla di 1.346 cartelle di riscossione inviate per i ruoli idrici dagli anni 90 in poi. Una giungla infinita, intricati casi da dipanare uno ad uno, su cui è attiva da quest’anno proprio la società Credit-on, specializzata nel settore di recupero crediti, a seguito di un affidamento diretto per una spesa di 27.540, euro che si ridurrebbero a 22.500 euro, dal momento l’aggio previsto per la società sulle somme riscosse è del 7.5 %.

“Nel 2013 per evitare che le posizioni debitorie di cittadini morosi cadessero in prescrizione, proprio a questi ultimi vennero inviate delle notifiche in cui si invitavano a regolarizzare le loro situazioni – è la ricostruzione della vicenda fatta dal capogruppo di “Più Lariano” Emiliano Astolfi -. Con un salto temporale ci ritroviamo a settembre 2014, quando ormai chiare le difficoltà di un recupero completo di quelli che per il comune risultano essere dei crediti (circa 300 mila euro), venne promossa una definizione agevolata dei rapporti pendenti relativi al canone acqua, fogna e depurazione. Con istanza presentata al Comune, si poteva richiedere l’abbattimento di sanzioni ed interessi, provvedendo al pagamento della quota dei consumi anche per rateizzazione”. Ma in seguito il primo affidamento alla Cooperativa Onda Verde nel 2014, non ottenne i risultati sperati. I membri della minoranza incalzano dunque sul dispendio di denaro pubblico per recuperare crediti accumulati per mancanze e incapacità del Comune stesso.

“La mancata riscossione dei ruoli è comunque da imputarsi a chi in passato ha gestito il Servizio Idrico per conto del Comune – ha tuonato Casagrande -. Gli interessi, le more e le sanzioni rappresentano, nei casi verificati, anche oltre il 70% del debito, ben oltre il tasso di usura. Appurato che molte richieste sono incongrue e spropositate, alcune già condonate o rateizzate, altre ancora in attesa di risposte del ricorso in autotutela da due anni, indicate dalla stessa amministrazione nel 2014, invitiamo tutta la popolazione a recarsi presso il competente ufficio per verificare la congruita’ delle richieste”.

M.E.

 

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