Torna l’incubo rapine nelle farmacie di Genzano. Questa sera, a distanza di oltre un anno e mezzo dall’ultimo precedente, i ladri sono tornati nuovamente a colpire all’interno della terza farmacia comunale, quella di stanza lungo viale Emilia Romagna, angolo via Mattei, già ‘visitata’ nel febbraio del 2015, in un periodo in cui, a distanza di 5 mesi, furono ben 4 i copi messi a segno nelle farmacie genzanesi. Analoghe le modalità dell’incursione, col malvivente di turno che ha fatto incursione col volto travisato da un passamontagna, ed armato di un taglierino, lasciando nel panico i clienti presenti nella struttura, che atterriti hanno assistito silenti a quanto andava accadendo. Di 750 euro il bottino dell’incursione. Sul caso indagano i Carabinieri della locale stazione.
“Dopo l’ennesima rapina è necessario garantire la sicurezza dei lavoratori delle farmacie comunali di Genzano di Roma”. Questo l’appello arrivato a ‘caldo’ dal segretario con delega agli Enti Locali Giancarlo Cosentino, sempre attento a quanto accade nel territorio. “Esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza alle lavoratrici ed ai lavoratori – ha aggiunto -, trattandosi di una situazione insostenibile che mina la sicurezza dei dipendenti comunali delle farmacie di Genzano. Abbiamo più volte evidenziato alla precedente ed a questa amministrazione le tante problematiche che le farmacie comunali affrontano giornalmente nell’organizzazione del proprio lavoro, ma quella della sicurezza è un tema prioritario che l’amministrazione non può più procrastinare.
L’installazione delle telecamere non è stata una misura sufficiente, c’è bisogno di trovare altre soluzioni tecnologicamente più avanzate in stretto collegamento con le forze dell’ordine per debellare definitivamente il proliferare delle rapine ai danni delle farmacie comunali. Chiediamo ancora una volta un tavolo specifico al Sindaco, insieme con i rappresentanti delle forze dell’ordine, e che l’amministrazione, nel caso di cattura degli autori della rapina, si costituisca parte civile nel giudizio, nella speranza che la magistratura infligga la giusta pena per l’ignobile gesto che colpisce lavoratori inermi che svolgono il loro dovere al servizio della cittadinanza e nell’esercizio delle proprie funzioni”.
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