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Velletri – Omicidio Pennacchi, le struggenti parole di sua madre, il fratello Roberto e la fidanzata Pamela a un anno da quell’immane tragedia

francesco pennacchi funerali

francescoE’ nella notte di un anno fa, la notte in cui uno squarcio improvviso ruppe la tela di un quadro sin li idilliaco, fino a recidere mortalmente la sua vita, che si consumò la tragedia in cui si spense per sempre il sorriso di Francesco Maria Pennacchi. Tutto si materializzò in pochissimi minuti, quelli che separarono la vile coltellata infertagli al petto dal fornaio albanese (condannato a 30 anni di galera nella sentenza di primo grado giunta in settimana), e l’ultimo respiro esalato dal povero Francesco, che anche in quei frangenti ha provato a lottare con l’istinto di combattimento di un leone, sino a dirigersi verso quell’ascensore che doveva far da viatico alla disperata corsa in ospedale e che si è invece trasformato nella sua tomba. Quella notte in pochi ebbero sentore dell’immane portata di quanto accaduto e Velletri si risvegliò attonita poche ore dopo, con l’eco della tragedia capace di diffondersi velocemente, sino a calamitare le attenzioni degli organi di informazione nazionali. Stupore, rabbia, indignazione, dolore, sgomento, choc: tanti, troppi, i sentimenti di chi, specie i suoi cari, si è ritrovato dinanzi a quel corpo ormai senza vita, ad un corpo che Francesco Maria sapeva far sorridere come pochi altri, sprigionando energia e vitalità senza avarizia. Come spesso avviene, nel vociare popolare che viaggia tra i pregiudizi della gente, si è subito cercato di dare un che di razionale ad un’esecuzione così barbara, provando a spiegare quel coltello di 34 centimetri che ha reciso l’arteria polmonare come il castigo per un vociare troppo insistente proveniente dall’ufficio, dove Francesco Maria si era diretto in compagnia di due suoi amici per riprendere alcune cose lasciate nel suo ufficio. Un destino tetro e barbaro ha invece fatto capolino sulla vita del 32enne commercialista veliterno, il cui cuore ha smesso di battere per la folle scelta del fornaio albanese di dirimere la controversia in maniera così burbera.

Nella giornata di domenica 27 novembre parenti ed amici si ritroveranno a partire dalle 17 presso il Seminario “Don Orione” di Velletri, in via Carlo Angeloni: lì, ad un anno esatto da quell’immane tragedia, che resterà sempre senza un perché, si troveranno a ricordare e celebrare Francesco Maria con una Messa musicale, nella certezza che passeranno i giorni, e pure gli anni, ma chi lo ha conosciuto davvero non potrà mai scordarlo. 

Pur se nella consapevolezza di quanto le parole, in quanto tali, non potranno mai rendere veramente il dolore provato quella notte dai suoi parenti e amici, riproponiamo le parole che proprio questa notte, ad un anno di distanza, i suoi amori più grandi hanno speso per lui.

Francesco con sua mamma Isabella

Francesco con sua mamma Isabella

A partire da sua mamma Isabella De Ninno, che in questi mesi, pur se provata dall’angoscia e dal dolore, ha avuto la forza di non lasciarsi andare, lottando strenuamente affinché fosse fatta giustizia per una morte senza neppure una ragione.

“Ecco – ha esordito mamma Isabella –  in questo preciso momento di un anno fa sei andato via da me, per sempre, nell’atrocita più totale senza una ragione, senza un motivo hai subito la violenza di un maledetto infame che ha scatenato la sua furia omicida su di te! Stella mia, figlio meraviglioso, il mio amore sarà eterno e immenso come sempre ma non so vivere senza te in quello che ormai si è trasformato un percorso di dolore.Onore a te Francesco, giustizia terrena è stata fatta.A presto amore mio…”.

Francesco Maria con suo fratello Roberto Maria

Francesco Maria con suo fratello Roberto Maria

Parole struggenti anche quelle di suo fratello Roberto Maria: “Oggi come ieri, io e te uniti, fianco a fianco – ha scritto suo fratello dal diario del suo profilo Facebook -. Pensare che questi un anno fa sono stati i tuoi ultimi istanti, i tuoi ultimi respiri per via di un vile ed infame assassino che ti ha tolto il dono più grande che il signore ci ha dato: la tua vita! Penso a quante cose in questo triste cammino avrei fatto con te, a quanto mi mancano le tue parole e i tuoi sorrisi, la tua energia e il tuo dinamismo, il tuo estro ed il tuo calore. Alla nostra vita insieme, fianco a fianco, a quanti traguardi avremmo raggiunto, a quanti obiettivi ci saremmo prefissati, a quante prospettive avremmo vissuto insieme. Ed in 10 secondi è finito tutto. Avrei voluto esserti a fianco anche in quei secondi, per dirti che niente e nessuno ci dividerà, la vita non ci dividerà, il tempo non ci dividerà. Darei tutto ciò che ho per averti 1 ora vicino, per sentire la tua voce, la tua mano che mi stringe ed un tuo forte abbraccio. Ci rivedremo dove il sole bagna il cielo, e la luce brilla all’orizzonte, dove il tempo non esiste, e lì non ci lasceremo mai più. Ricorda che fratelli come noi nemmeno nei sogni esistono!”.

Francesco Maria con la sua amata Pamela

Francesco Maria con la sua amata Pamela

Parimenti commoventi le parole riservate a Francesco ad un anno dal decesso, dalla sua fidanzata Pamela: “Maledetta sera di un anno fa – ha esordito -, maledetto sporco assassino che ti ha ucciso…tu il migliore di tutti… l’inizio di un incubo dal quale non mi risveglierò mai, immagini incancellabili come il dolore che ogni giorno mi accompagna…Chi si ama come ci siamo sempre amati noi non si perde mai…io lo sento questo filo invisibile che parte dal mio cuore e che è legato alla tua anima speciale ovunque tu sia…e sempre sarà così…il tuo essere speciale non può essere sparito nel nulla ed io lo so che un giorno ci rincontreremo…Amarti e stare al tuo fianco è il regalo più bello che la vita possa avermi fatto…i ricordi dei momenti passati con te sono la cosa più preziosa che mi rimane…Ti amo Francesco Maria Pennacchi”.

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