POLITICA

Velletri – Il Centrosinistra veliterno diviso per il Referendum: ecco chi vota ‘Si’ e chi ‘No’. Corale il ‘No’ delle opposizioni, da sinistra e destra

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refedi Daniel Lestini

La consultazione referendaria del 4 dicembre, attraverso la quale gli italiani saranno chiamati a pronunciarsi sulla Riforma Costituzionale partorita dal Governo Renzi, rischia di lasciare strascichi, più o meno pesanti (a seconda dell’esito della stessa), anche all’interno dei rapporti di forza del partito che di più tutti la sta sostenendo e delle coalizioni che sullo stesso partito si reggono. E’ un pò il caso di Velletri, dove la maggioranza di centrosinistra, a forte cromatura piddina, si ritrova ad affrontare il voto di domenica con più di qualche distinguo. Il sindaco, Fausto Servadio, anche tramite l’apposizione di specifici manifesti e la pubblicazione di paginoni pubblicitari sul settimanale di riferimento, ha invitato i suoi concittadini a votare ‘Si’, ed è proprio questa la linea sposata da buona parte del partito, in una percentuale che non è poi tanto difforme da quella che si rispecchia a livello nazionale, dove non tutti gli iscritti al Pd voteranno ‘Si’, anche se la maggior parte di loro certamente lo faranno. I distinguo, dicevamo, non sono mancati neppure a Velletri e sono dei distinguo che fanno ‘rumore’. Viene dato per certo, vista anche la sua partecipazione a diversi convegni cui ha preso parte Roberto Speranza, uno dei principali sostenitori del ‘No’, che il presidente del consiglio comunale, l’ex assessore Daniele Ognibene, sia un oppositore della riforma e, come tale, voterà e farà votare ‘No’ (posizione che lo accomuna peraltro al capogruppo del Partito Democratico di Genzano, Luca Lommi, altro sostenitore della bocciatura della Riforma). Una posizione di peso quella di Ognibene, se si considera che alle scorse elezioni Comunali fu di gran lunga il più votato tra i candidati consiglieri. Un altro ‘No’ che pesa è quello ufficializzato proprio nell’ultimo giorno utile dal consigliere piddino Roberto Leoni, che si è giustificato così: “Sulle modifiche alla Costituzione si chiede (giustamente) un giudizio ragionato e nel merito…ne contro il governo ne contro il Presidente del Consiglio. Bene – ha aggiunto e concluso – il mio voto è ‘No'”. Non ha dimostrato alcun dubbio né tentennamento, invece, il segretario Gianfranco Cestrilli, renziano della prima ora, che proprio a ‘Castelli Notizie’, nei giorni scorsi, ha ribadito le ragioni del ‘Si’. Tra le più fervide sostenitrici del via libera alla Riforma anche la dirigente Maria Paola De Marchis, che più di tutti si è spesa in giro per il territorio, tra dibattiti, convegni ed un’instancabile attività di promozione dei punti di forza della riforma vissuta anche attraverso l’utilizzo dei social network. Sul fronte dei ‘Si’ degli assessori Masi e Pontecorvi, si è aggiunto nelle ultime ore anche quello, meno scontato, dell’assessore Pocci, il cui strappo, tuttavia, gli avrebbe certamente nuociuto nella sua corsa alla candidatura a sindaco, mentre hanno preferito tenere un profilo più basso il capogruppo Giorgio Fiocco e l’assessore Giulia Ciafrei, con quest’ultima fervidamente impegnata con le sue deleghe assessorili, mentre Luigi Crocetta, almeno nella sua attività sui social, si è tenuto alla larga dalla contesa. A rinserrare i ranghi del ‘Si’ c’ha pensato Marilena Ciarcia, insieme ai vertici del Movimento Popolare Veliterno, rinvigorito da Rolando Cugini e Romano Favetta. E’ ormai certo il ‘No’ al Referendum dell’assessore alla cultura, Ilaria Usai, ribadito anche attraverso la condivisione, sul suo profilo Facebook, di una copertina della rivista ‘Left’, in cui si palesa un ‘No’ che viene dipinto come “chiaro e tondo”. Se la campagna referendaria dei sostenitori del ‘Si’ veliterni si è conclusa da ‘Iacchelli’, prima dell’incontro finale nella sezione di via Guido Nati, c’è chi, come l’assessore Sergio Andreozzi, ha preferito mantenersi pubblicamente fuori dalla contesa, sebbene venga dato per scontato il suo ‘No’, che è poi lo stesso di Stefano Pennacchi, capogruppo di ‘Sinistra per Velletri’, anche se col passaggio di Andreozzi a ‘Gente Nuova’ (a tal proposito Francesco Cavola voterà ‘Si’) i due non siano più in condominio. ‘Si’ convinto quello di Giuliano Cugini, Massimo Ciarla e Romina Trenta (molto meno certo quello di Sabina Ponzo, che viene data più vicina al ‘No’), mentre non c’è alcun dubbio sul fatto che tutte le opposizioni voteranno ‘No’.

Opteranno per il ‘No’ i Verdi di Massimo Andolfi, come pure faranno votare ‘No’ quelli dell’Associazione Nazionale Partigiani (ANPI). Scontato il ‘No’ del Movimento 5 Stelle, Forza Italia e Fratelli d’Italia, cui si è aggiunto anche quello di ‘Patto Popolare Velletri’, di Giorgio Greci (della Lista Live) e di tutti coloro che fanno capo all’ex Ncd, l’avvocato Alessandro Priori, e a ‘CasaPound Italia’. 

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