“Finalmente anche Genzano si avvia ad avere un ‘Piano d’Emergenza Comunale’ con tutti i crismi del caso”. Questo il nocciolo di quanto illustrato in chiusura dell’ultima seduta consiliare dal consigliere del Movimento 5 Stelle, Maurilio Silvestri, certamente un esperto nel settore, stante il suo lavoro nel dipartimento della Protezione Civile. Con una lunga e dettagliata relazione il consigliere comunale pentastellato ha ripercorso quanto accaduto negli ultimi 2 anni, fino a ricordare, a margine della seduta, come il suo ingresso nel Movimento fu stimolato proprio da questa questione, allorché, lavorando in Protezione Civile, fece pressione all’allora amministrazione affinché si dotasse di un piano d’emergenza comunale, che fu presentato dall’allora sindaco Gabbarini sul finire dell’ottobre del 2014, salvo rivelarsi, così come sintetizzato da Silvestri, un vero e proprio specchietto per le allodole (andando sul sito della Protezione Civile, effettivamente, Genzano non risulta ancora tra le cittadine dotate di un Piano d’Emergenza, ndr CLICCA QUI). “Basti pensare – ha svelato lo stesso Maurilio Silvestri, non negando lo stupore e il disappunto di allora – che per fare gli adeguamenti abbiamo impiegato mesi, visto che, sebbene fu presentato in pompa magna, non c’è alcuna traccia di quella documentazione e il Piano, nella sostanza, perduto. Una volta che ne siamo venuti in qualche modo in possesso, a fine ottobre, siamo stati costretti a muoverci come se non fosse mai stato attivato. La legge prevede infatti una serie di cose, a partire dagli studi di microzonazione sismica, che serve a studiare come reagisce il terreno alle sollecitazioni di un evento sismico e rappresenta una base scientifica sulla quale costruire le condizioni per far fronte all’emergenza degli edifici coinvolti. Loro, inspiegabilmente, quello studio non lo hanno mai fatto, pur essendo obbligatorio per legge, e non hanno neppure compilato le apposite schede CLE (Condizione Limite per l’Emergenza) e sono arrivati a realizzare ed annunciare il piano, evidentemente in fretta e furia, solo sotto nostra pressione. Ma è stato stucchevole che non abbiamo trovato un bel niente per tanto tempo e del piano non vi era più traccia”.
“Ciononostante – ha continuato Maurilio Silvestri – una volta che lo abbiamo finalmente scovato abbiamo lavorato all’adeguamento, considerando che, pur trattandosi di un piano comunque dettagliato, è nato vecchio ed è a disposizione in sola forma cartacea. Lo abbiamo quindi adeguato, in queste settimane, e abbiamo lavorato ad un’interfaccia che sarà pubblicata a breve sul sito comunale, grazie alla quale ogni cittadino potrò conoscere cosa fare in caso di calamità, studiando i comportamenti da adottare per ogni rischio”.
Il consigliere di maggioranza ha poi ricordato come il Piano andava necessariamente trasmesso in Regione e all’ufficio territoriale della Prefettura, “e noi – ha dichiarato Silvestri – lo abbiamo mandato anche ai Carabinieri, Vigili del Fuoco e Polizia; “oltre ad esser pubblicato – ha aggiunto – andrebbe anche testato attraverso opportune esercitazioni, cosa che non loro non hanno neppur fatto”.
Di due aspetti Silvestri si è detto ancor più orgoglioso: “il Piano è anzitutto aperto alle sollecitazioni che potranno arrivare dai cittadini, visto che all’atto dell’esercitazione potranno emergere delle disfunzioni. Caso probabilmente unico in Italia abbiamo inserito una parte dedicata ai portatori di handicap, inserendo la mappatura dei disabili in tempo reale”.
Altro particolare di non poco conto il risparmio cospicuo che si avrà nell’aver coinvolto una società che già si occupa di emergenza ed ha proposto a Genzano una tariffa solitamente applicata ai Comuni sotto i 5mila abitanti. “Con questa società – ha svelato l’esponente 5 Stelle – abbiamo predisposto un abbonamento che ci permetterà di avere un sistema informatizzato del piano, che sarà a disposizione degli uffici tecnici, in maniera tale che tutte le richieste di adeguamento che avverranno in futuro potranno essere fatte dagli uffici stessi, senza ulteriori adeguamenti da pagare alla società, con un risparmio notevole”. Il tutto verrà presto arricchito da un’adeguata attività di divulgazione e dalla contemporanea formazione all’interno degli istituti scolastici.
FOCUS – Un piano di emergenza è l’insieme delle procedure operative di intervento per fronteggiare una qualsiasi calamità attesa in un determinato territorio. Il piano d’emergenza recepisce il programma di previsione e prevenzione, ed è lo strumento che consente alle autorità di predisporre e coordinare gli interventi di soccorso a tutela della popolazione e dei beni in un’area a rischio. Ha l’obiettivo di garantire con ogni mezzo il mantenimento del livello di vita” civile” messo in crisi da una situazione che comporta gravi disagi fisici e psicologici. È un documento in continuo aggiornamento, che deve tener conto dell’evoluzione dell’assetto territoriale e delle variazioni negli scenari attesi. Anche le esercitazioni contribuiscono all’aggiornamento del piano perché ne convalidano i contenuti e valutano le capacità operative e gestionali del personale. La formazione aiuta, infatti, il personale che sarà impiegato in emergenza a familiarizzare con le responsabilità e le mansioni che deve svolgere in emergenza. Un piano deve essere sufficientemente flessibile per essere utilizzato in tutte le emergenze, incluse quelle impreviste, e semplice in modo da divenire rapidamente operativo.
Daniel Lestini