Aggiornato al 22/04/2018 - 10:53:13
Dic 05, 2016 Albano, Ariccia, Castel Gandolfo, Cecchina, Ciampino, Frascati, Genzano di Roma, Grottaferrata, Lanuvio, Lariano, Marino, Monte Compatri, Monte Porzio, NEI DINTORNI, Nemi, Pavona, POLITICA, PRIMO PIANO, Rocca di Papa, Rocca Priora, Santa Maria delle Mole, TERRITORIO, Velletri 1
E’ un ‘No’ forte e chiaro quello che è riecheggiato per tutta la domenica nei Castelli Romani, dove i cittadini hanno bocciato sonoramente la Riforma elettorale voluta dalla maggioranza guidata dal Premier Matteo Renzi, con proporzioni che, nella stragrande maggioranza dei Comuni, sono state persino più sonore della media nazionale.
Nella piega di un voto la cui entità è stata persino più schiacciante di quella paventata dagli ultimi sondaggi pre-voto, e che ha premiato le tesi di una frangia eterogenea, quella che Renzi stesso aveva chiamato la ‘grande accozzaglia’, capace di rintuzzare la proposta pervenuta dalla stragrande maggioranza del Pd e l’ex Ncd che si è ritrovato nella maggioranza, i cittadini scelgono di votare e lo fanno in maniera massiccia, con affluenza alle urne davvero notevole.
Vittorie sontuose, quelle del ‘No’, a Lariano e Velletri, per un segnale che non farà certo sorridere i vertici amministrativi, in primis il sindaco veliterno, Fausto Servadio, che si era speso, anche materialmente, per far fronte alla campagna elettorale pro-riforma (65,99 contro il 34,01%). Il record assoluto di ‘No’ arriva proprio da Lariano, dove l’affluenza tra i Comuni castellani è stata delle più basse (67,81%) e il responso avrà fatto tremare i polsi a Caliciotti e compagnia (68,09% contro 31,91%), col Partito democratico uscito nettamente ridimensionato.
Il ‘Si’ ha retto giusto a Grottaferrata, dove la sconfitta di chi avrebbe voluto approvare la Riforma è stato certamente più dignitosa (a Grottaferrata il ‘Si’ sul 44.93, contro il 55,07%).
Duro contraccolpo anche per il Partito Democratico di Albano, che pure poteva contare, oltreché sull’Amministrazione, anche sulla recente visita della ministro Boschi e la nomina di Luca Andreassi quale vicesegretario provinciale del Pd (quasi di 30% il divario tra ‘Si’ e ‘No’, col primo fermo al 35,08% e l’altro issatosi al 64,92%).
Sfonda quota 60% anche Genzano, dove ad eccezione della stragrande maggioranza del Pd tutte le altre forze d’opposizione, consiliare o meno, si erano schierate per il N0. ‘No’ mattatore anche a Lanuvio, dove gli oppositori alla riforma hanno surclassato chi avrebbe voluto “vidimarla”, e Rocca di Papa, dove il divario è stato parimenti notevole.
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noi Italiani siamo un grande Popolo e lo dimostriamo in ogni referendum ingiusto e scorretto! il No è stato uno stop alle ingiustizie, ai voltagabbana, ai poltronari, ed alla modifica della nostra Costituzione!
non abbiamo accettato fritture di pesce offerte dal pd in cambio del voto!
Grandi grandi grandi !