Amara sorpresa, all’alba, per i dipendenti della Camassambiente, la società deputata alla raccolta dei rifiuti per conto del Comune di Lanuvio. Al loro arrivo, prima dell’alba, gli operai hanno trovato il capannone di via del Bellone in uno stato che ha fatto subito capire loro che qualcosa di grave, nella notte, fosse accaduto. Per la quarta volta in pochissimi mesi, ma questa volta con una recrudescenza del fenomeno che al solo intento predatorio ha fatto pensare ad una finalità anche vandalica, ignoti si sono introdotti all’interno dello stabile, facendo razzia di materiali e danneggiandone tanti altri, rendendo impossibile ai mezzi adibiti per la raccolta dei rifiuti di poter espletare il rituale giro nel vasto territorio lanuvino (poi ripreso, a singhiozzo, solo a partire dalle 10.30).
Una vera e propria razzia quella perpetrata all’interno dello stabile, in un’irruzione che non deve essere stata neppure fulminea. Nel corso della stessa tutti i mezzi presenti nel capannone sono stati prosciugati del carburante contenuto nei serbatoi. Contemporaneamente sono stati rubati anche estintori, le batterie dei veicoli, rasaerba, soffiatori, decespugliatori e persino i giacconi antivento.
La virulenza dell’incursione è stata testimoniata dal furto delle chiavi presenti nei mezzi, come anche dall’aver fatto sparire anche gli specchi retrovisori delle spazzatrici e i cartoni delle della differenziata dotati di microchip, facendo culminare il tutto con la distruzione di diversi armadietti. Immediata è scattata la denuncia, col concomitante arrivo dei carabinieri della locale stazione, che hanno ‘fotografato’ la scena del furto con scasso e cercato di raccogliere più indizi possibili. Per introdursi nello stabile i malviventi è stato poi scoperto abbiano tagliato la rete, introducendosi da un terreno adiacente, prima di aver scardinato il lucchetto della porta d’ingresso.
Basiti i dipendenti della ditta, come pure i vertici comunali, che hanno accolto con stupore ed amarezza le notizie provenienti dallo stabile posto lungo la traversa di Via Astura. Stucchevole che oltre ad aver danneggiato i mezzi, aver scaraventato a terra i kit di pronto soccorso, e distrutto gli estintori, il malviventi abbiano anche avuto il tempo di lasciare a terra degli escrementi, a dimostrare lo sfregio col quale hanno compiuto l’incursione.
Pur se amareggiati dall’accaduto i dipendenti, su mandato della società, hanno atteso l’arrivo del gasolio che li avrebbe fatti arrivare al primo benzinaio utile, per avviare un servizio che ha avuto inizio solo alle 10.30 e che si protrarrà per buona parte della giornata. Nel frattempo non sono mancate le chiamate dei cittadini, che ignari di tutto hanno preso d’assalto il numero verde, denunciando il mancato ritiro, per fortuna solo ritardato. Interdetto il consigliere delegato ai rifiuti e l’ambiente, Mario Di Pietro, che ha seguito passo dopo passo quanto accaduto, tranquillizzando i cittadini ed accertandosi di una ripresa il meno possibile traumatica del servizio.
Lo stabile, nel quale solo da pochi giorni era stato completato l’allaccio della corrente, non è ancora dotato di videosorveglianza, tanto da rendere ancor più arduo risalire agli autori del misfatto. A colpire Di Pietro, come anche il sindaco Luigi Galieti, dettosi amareggiato da quanto accaduto, è il ripetersi, sin troppo frequente, di fatti che lasciano la possibilità di una matrice vandalica comune.
Daniel Lestini