Attualità

Ciampino – Il Polo crematorio è ‘congelato’, ma resta la ‘leggerezza’ di chi amministra un territorio ormai allo stremo

ciampino

di Maria Lanciotti

“Gasatemi e facciamola finita”, il lamento disperato di una cittadina ciampinese che lo scorso 30 novembre si trovava in aula consiliare ‘Pietro Nenni’ in cui si dibatteva tra l’altro la Mozione (prot. 39800/16) riguardante la revoca della Delibera n° 185 del 27 ottobre, che dava in pratica l’avvio alle procedure preliminari per la costruzione di un Polo crematorio al cimitero di Ciampino e per la gestione privata di tutti i servizi cimiteriali. “I nostri morti ce li curiamo noi!” altra infervorata espressione di un ciampinese, passata poi di bocca in bocca nell’affollata assemblea cittadina. Un nulla di fatto per quella seduta straordinaria/urgente, conclusasi con la sospensione, ma ciò che fortemente si è contestato al sindaco Terzulli, chiaramente sui carboni ardenti – con una uscita rapida dall’aula e un pronto rientro, forse per prendere una boccata d’aria o qualche ‘conforto’ via etere – è che questo po’ po’ di progetto non esisteva affatto nel programma elettorale con cui è stato eletto con la sua coalizione.

Il giorno successivo a quel turbolento consiglio comunale, giovedì 1 dicembre, assemblea pubblica presso il Circolo Sportivo ‘Il Cipollaro’ alla quale partecipano il sindaco Terzulli, il vicesindaco Carlo Verini e Marco Pazienza, assessore alle infrastrutture e Recupero IGDO’ (sic!). Noi non c’eravamo ma stando al racconto di chi c’era non è stato un incontro ma piuttosto uno scontro duro fra il sindaco Terzulli, ancora convinto di spuntarla, e la ferma opposizione dei comitati cittadini, ormai bene eruditi sull’argomento Polo Crematorio e ricadute e ben decisi stavolta a non farsi prendere alla sprovvista dai giri e rigiri di parole. Cosicché il primo cittadino, stretto all’angolo (ma ufficialmente per non scontentare la cittadinanza) tira fuori la carta di riserva e assicura che si farà tramite per ottenere dalla Giunta la revoca della famigerata Delibera. Intanto si guadagna tempo. Ma anche da parte dei Comitati si guadagnano firme contro la costruzione dell’impianto crematorio e si organizzano nel frattempo manifestazioni a raffica.

Pessima situazione che tiene tutti col fiato sospeso, quando arriva bel bello quella che sembra la fine di un incubo. Martedì 13 dicembre (santa Lucia, il giorno più corto che ci sia) la Giunta comunale di Ciampino ritira la delibera e tutto per ora rimane congelato. Ma non si è fatta ammenda: il solo fatto di aver preso in considerazione la costruzione di un forno crematorio a Ciampino, con emergenza inquinamento stabile, la dice lunga sulla ‘leggerezza’ di chi amministra la città. Ma la dice lunga anche sul fronte della difesa del territorio e della salute degli abitanti, che più di un polo crematorio al servizio della Regione hanno bisogno di ossigeno.

E si riapre il discorso del Parco dei casali nella Tenuta del Muro dei Francesi, un’area di circa 20 ettari salvata dalla speculazione edilizia dai comitati cittadini fra i più sfegatati, capeggiata da CiampinoBeneComune, fra le ultime possibilità di sopravvivenza in un territorio ormai allo stremo.

Più informazioni