Ci sarà anche Simone Carabella nella mattinata di venerdì a Roma, a manifestare di fronte alla sede della Corte di Cassazione, chiamata a pronunciarsi sul ricorso presentato da Maurizio Falcioni per ottenere uno sconto di pena dopo la sentenza di condanna a 16 anni decisa dalla Corte di appello di Roma il 4 novembre 2015, che ha già diminuito di 4 anni l’iniziale condanna a 20 anni di reclusione. L’uomo è stato condannato dopo i tragici fatti del 3 febbraio del 2014, che provocarono rabbia e sdegno in tutta la Penisola, che accolse con amarezza le notizie provenienti dalla Capitale.
Chiara Insidioso, che da quel giorno è costretta a vivere in uno stato vegetale, aveva solo 19 anni quando è stata picchiata da chi diceva di amarla e che invece le ha provocato lo stato di coma a seguito delle lesioni subite. Nel giorno del misfatto l’uomo (che è ora recluso nel carcere di Velletri), di 15 anni più grande di Chiara, l’ha colpita più volte alla testa, sotto effetto di cocaina e cannabinoidi, con scarpe antinfortunistiche quando era già a terra.
“Venerdì sarò in Cassazione con Master Mauro Di Ceglie e Roberto Maria Pennacchi (fratello di Francesco Maria, ucciso a Velletri nel novembre del 2015 da un fornaio albanese poi condannato a 30 anni pena, ndr) per stare vicino al superPapà Maurizio Insidioso e gridare NO ad un ulteriore sconto di pena per il maledetto che ha ridotto la piccola Chiara in queste condizioni. Chiara non avrà sconti. Dobbiamo essere tantissimi”.