Sta lottando su un letto della rianimazione dell’ospedale di Tor Vergata la ragazzina di 14 anni che nel tardo pomeriggio di giovedì 22 dicembre ha pensato di farla finita, raggiungendo uno dei tre ponti di Ariccia e gettandosi nel vuoto, sperando così di trovarvi la morte, vista come una liberazione dalle sofferenze che ne avevano minato la tranquillità e turbato l’animo.
La giovanissima, una studentessa di origini romene che frequenta un istituto della zona, si è quindi gettata nel vuoto dall’altezza di una decina di metri dal ponte di Galloro, finendo il suo volo sull’asfalto sottostante. Sono stati alcuni passanti, nel notare la scena, ad avvertire prontamente i mezzi di soccorso, giunti celermente. La quattordicenne è stata presa in cura dai sanitari e trasportata d’urgenza al Pronto Soccorso dell’ospedale San Giuseppe di Albano, nel quale i medici, resisi conto della gravità delle ferite riportate, hanno disposto l’immediato trasferimento nel più attrezzato ospedale capitolino, dove la giovane, vittima di politraumi, è giunta in condizioni gravissime. Sul posto gli agenti della Polizia Locale e i carabinieri della locale stazione hanno provedduto ai rilievi e a regolare il traffico. Da indiscrezioni, tutte ancora da confermare, sembrerebbe che la giovanissima abbia lamentato a qualche amici l’insofferenza per un andamento scolastico balbettante. Da lì l’estremo gesto, sperando che quel volo la potesse liberare da sofferenze ritenute, evidentemente, troppo grandi. L’accaduto chiude (si spera almeno) un ‘annus horribilis’ per la cittadina castellana, che ha visto i suoi tre ponti (oltre a quello di Galloro anche quello di San Rocco e quello monumentale) trasformarsi in trampolini finali verso quella morte tanto agognata. Un fenomeno, quello dei suicidi o mancati suicidi, in drammatico incremento.
