CRONACA

Il terrorista della strage di Berlino ha vissuto a Campoverde (Aprilia), a due passi dai Castelli

bild
C’era anche Aprilia, la città pontina che confina con diverse realtà dei Castelli Romani, come Velletri, Lanuvio ed un lembo del territorio ariccino, tra le possibili destinazioni di Anis Amri, il terrorista tunisino, autore dell’efferato attacco ai mercatini di Berlino, avvenuto nella serata del 19 dicembre. Amri, che è stato giustiziato durante un conflitto a fuoco avvenuto pochi giorni dopo a Sesto San Giovanni, aveva già trovato riparo ad Aprilia nel 2015, soggiornandovi in almeno un paio di periodi, in una delle poche “pause” dalle sue frequenti soste in carcere (ben 7 volte il nordafricano sarebbe transitato infatti in uno degli istituti penitenziari italiani, per un totale di 4 anni dietro le sbarre, senza contare il 12 procedimenti disciplinari a suo carico, frutto di un carattere dipinto come aggressivo e violento). Nella giornata di ieri sono state perquisite due abitazioni apriliane, in località Campoverde, proprio ai confini con Velletri, su mandato del Pubblico Ministero Francesco Scavo. Nel corso delle perquisizioni sarebbero stati sequestrati alcuni telefoni cellulari, che gli investigatori confidano possano contenere informazioni preziose alle indagini. Le perquisizioni sono partite sulla base dei contatti che il tunisino aveva con un connazionale, al momento detenuto per reati legati al traffico di stupefacenti.  Al contempo gli investigatori stanno passando al setaccio la vita di altri compagni di cella o coinquilini, che possano essere stati in contatti col terrorista che è partito proprio dall’Italia per portare a termine l’attentato in cui hanno perso la vita 12 persone, tra cui una giovane italiana. Il pluriomicida 23enne arrivò in Italia nel febbraio del 2011, su uno dei tanti barconi che spesso fanno la spola con Lampedusa, distinguendosi subito per il suo atteggiamento tutt’altro che mite, che poco dopo gli aprì le porte del carcere dopo aver appiccato un incendio.
Più informazioni
commenta