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Lanuvio – Interdittiva antimafia per la ‘Camassambiente’, Galieti rassicura: ‘Nulla da temere’. Il servizio continua, nei prossimi giorni Consiglio comunale straordinario

rifiuti lanuvio

Dopo l’informazione di interdittiva antimafia fatta pervenire dalla Prefettura di Bari alle stazioni appaltanti dei Comuni la cui rimozione e gestione dei rifiuti è affidata alla società Camassambiente – e tra questi vi rientra anche il Comune di Lanuvio –  dai vertici comunali lanuvini si professa la massima fiducia negli organi inquirenti e si resta in attesa di ulteriori sviluppi, fermo restando che nelle more del provvedimento le stazioni appaltanti, tra cui proprio quella lanuvina, sono state invitate a non assumere alcun iniziativa diretta di interruzione del rapporto con l’impresa contraente, al fine di garantire la continuità delle funzioni e dei servizi essenziali. Morale della favola a Lanuvio il servizio, che peraltro ha consentito sinora di centrare risultati egregi (LEGGI QUI), continuerà regolarmente, senza intoppi. Tuttavia, proprio a garanzia della più totale trasparenza, il sindaco Luigi Galieti, in concordia con l’intera squadra di governo, ha deciso di avviare l’iter per la convocazione urgente di un consiglio comunale aperto, da tenersi con tutta probabilità nei primi giorni della prossima settimana, in seduta straordinaria. 

Nell’occasione dai vertici comunali hanno ricordato come il Comune di Lanuvio, nell’ambito della gestione del servizio dei rifiuti, abbia promosso un bando di gara europeo, espletandone tutti i termini richiesti dalla legge, compresa le procedure di richiesta del certificato antimafia. Il bando era finalizzato a determinare, attraverso una gara pubblica e nei criteri previsti dalla legga, la nuova ditta che si sarebbe occupata della raccolta differenziata. “Il Comune di Lanuvio – dichiara in queste ore il sindaco Luigi Galieti – non ha pertanto scelto alcuna ditta, azienda o società, ottemperando ai termini di legge ed espletando tutte le procedure relative alla certificazione necessaria per appaltare il servizio, compresa l’antimafia”. La gara, dopo il ricorso della terza classificata, era stata addirittura sottoposta al vaglio del Tar, che ne aveva poi sancito la piena regolarità, respingendo le istanze della ricorrente. “Non abbiamo davvero nulla da temere – ribadisce il Primo cittadino – ed è proprio per questo, nella piena volontà di chiarire ogni aspetto, che intendiamo approfondire il tutto nel corso di un apposita seduta di consiglio comunale. Colgo altresì l’occasione per diffidare chiunque ad accostare la parola mafia al Comune di Lanuvio, perché così facendo non si rende onore al nostro operato e alla storia della nostra cittadina, contribuendo a svilire senza motivo l’immagine dell’intera comunità”. Filtra inoltre che da regolare procedura nel processo di verifica dei requisiti era stato richiesto alla Prefettura di Bari il Certificato Antimafia e non avendo il Comune di Lanuvio ricevuto replica nei termini previsti, scaduti i 60 giorni ha potuto procedere a definire l’aggiudicazione della gara, ai sensi di legge, inserendo però nel contratto la clausola risolutiva.

Il servizio, fino a nuova disposizione, procederà quindi regolarmente e tutti i Comuni coinvolti (ce ne sono altri anche nella Provincia di Roma) verranno tenuti aggiornati sull’evolversi della situazione, che da voci di corridoio sembrerebbe scaturita dall’assorbimento da parte della società di alcuni operai pregiudicati che già lavoravano per una ditta che espletava il servizio di raccolta dei rifiuti in uno dei Comuni poi gestiti dalla Camassambiente. 

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