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Studenti in protesta e scuole chiuse: il freddo ostacola le lezioni degli istituti superiori dei Castelli romani

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Sono giorni di freddo e proteste negli istituti superiori dei Castelli romani. Mentre il liceo scientifico di Grottaferrata “B. Touschek”  è rimasto chiuso e riaprirà solo la giornata di domani, mercoledì 11 gennaio – “essendo stati risolti i problemi tecnici della caldaia” comunicano dall’istituto- , in altre scuole è scoppiata l’agitazione degli studenti, che hanno trovato, al loro rientro in classe dopo la pausa natalizia, locali non idonei allo svolgimento delle attività.

Nella giornata di ieri i ragazzi dell’Itis “Vallauri” di Velletri insieme ai militanti del Blocco Studentesco (In foto) hanno scioperato dopo aver trovato l’istituto completamente allagato per via della rottura delle condotte idriche.

I disagi non sono mancati neanche all’Istituto veliterno del “Cesare Battisti”, i cui studenti sono da tempo in agitazione per via dei problemi all’impianto di riscaldamento, anche antecedenti all’ondata di freddo che ha colpito lo Stivale in questi giorni. “In tutto questo arco di tempo sono andata personalmente negli uffici della Città Metropolitana, del Sindaco di Velletri, ho scritto a giornali, televisioni, avvocati e tutte le persone che potessero in qualche modo aiutarci ma la risposta nella maggior parte dei casi è stata quella di uno scarica barile pietoso che non ha portato a nulla – ha commentato su Facebook una rappresentante di istituto -. Sono al corrente perfettamente delle diverse responsabilità della Città Metropolitana e del Comune ma rimane il fatto che io, ragazza di 17 anni, che ha lottato per i miei diritti e per quelli dei miei compagni vedendo oggi un ulteriore prova della negligenza delle Istituzioni sono rimasta estremamente delusa e sconfortata dalla situazione nella quale ci troviamo. Credo che al di là delle limitate responsabilità, ci dovrebbe essere un maggiore senso di coesione tra le istituzione per far si che interventi, come in questo caso la riparazione delle caldaie, che potevano essere tranquillamente previsti date le basse temperature, siano svolti tempestivamente”.

In protesta anche gli studenti del “Joyce” di Ariccia, rimasto anche questo chiuso, del liceo “Foscolo”  e “Garrone” di Albano, e del “Pertini” di Genzano, che hanno dovuto fare i conti con aule fredde e mancanza di acqua. In tanti sono scesi in strada per poi protestare al Comune di Albano, dove sono stati ricevuti dal primo cittadino Nicola Marini (LEGGI)

Da più parti si sono levate invettive contro la Città Metropolitana, proprietaria degli istituti superiori, e sulla mancanza di azioni preventive che potessero alleviare i disagi causati dalle basse temperature.