Attualità

MALTEMPO – Dal gelo alla nebbia, in attesa della neve. Ecco cosa ci aspetta in un weekend di sogni imbiancati

Nebbia genzano via sebastiano silvestri

 

La nebbia di questo venerdì mattina in via Sebastiano Silvestri, a Genzano

di Daniel Lestini

Alcuni hanno già sistemato le catene nel cofano; altri, invece, sono convinti che la neve resterà un miraggio, come spesso capita da queste parti, rimanendo confinata in altre zone, certamente più inclini a fenomeni nevosi di quanto non lo siano la Capitale e il suo circondario. Comunque la si pensi è oramai soltanto questione di ore e la clessidra che avrà consumato i suoi granelli farà da apripista al responso di un’evoluzione metereologica che ci vede nel cuore di un gennaio che passerà alla storia di questo nuovo millennio come il più ricco in termini di eterogeneità di eventi, concentrati in così pochi giorni.

Da un inizio anno condizionato dagli ultimi effetti di un dicembre mite e dalle temperature piuttosto elevate, si è passati all’eccezionale ondata di gelo che ha accompagnato la Discesa di tutte quelle Befane costrette a travisare ancor di più il proprio volto per non vedersi ghiacciato l’arcuato naso. Merito dei gelidi venti continentali, arrivati sin dalle steppe siberiane per far piombare mezza Europa in un congelatore dal quale non è bastato girare una manopola per uscirne fuori.

Se in alcune Capitali europee si è scesi anche a 25 gradi sotto lo zero, dalle nostre parti è stato sufficiente che la colonnina di mercurio abbandonasse i valori positivi per mandare ko una rete idrica colabrodo, prolungando persino le vacanze natalizie di migliaia di studenti, ‘costretti’ a scioperare pur di avere condizioni termiche all’altezza di una ‘buona scuola’ che possa essere tale non solo nelle etichette dei propositi governativi.

Ritornate sopra lo zero in questi giorni le termiche più miti hanno permesso di allentare i cappotti, tirando via qualche bottone, e gli effetti si stanno vedendo proprio in queste ore, in cui è ricomparsa persino la nebbia, come si può ammirare dalle fotografie scattate questa mattina a Genzano (in foto la centrale via Sebastiano Silvestri). Ma le turbolenze di questo gennaio così variegato in termini climatici faranno si che già nelle prossime ore lo Stivale verrà interessato da nuovi correnti fredde, questa volta d’estrazione artico-marittima, che piomberanno sul Mediterraneo centrale, aprendo la strada a diverse configurazioni. Quel che è certo è che farà di nuovo freddo, ma non ai livelli patiti la scorsa settimana, dove la tramontana ha acuito la percezione di un gelo come non se ne vedeva da anni, se non decenni. L’arrivo di area fredda, d’estrazione polare, farà si che il ‘Mare Nostrum’ si trasformi in una bomba ad orologeria, diventando foriero di diverse perturbazioni, con precipitazioni che potranno essere a carattere nevoso sino a bassa quota. La consistenza delle stesse e la quota neve non sarà facilmente prevedibile fino a ridosso dell’evento stesso, tenuto conto che la formazione dei minimi, anche variando solo di poche centinaia di chilometri, potrebbe favorire alcune zone a discapito di altre. Dagli ultimissimi aggiornamenti dei modelli previsionali non si ravvedono grandi possibilità per un ritorno della Dama Bianca nella Capitale, mentre i Castelli Romani potrebbero essere imbiancati già nella notte tra sabato e domenica, prima di rischiare nuove spruzzate nelle ore e nei giorni a seguire. Comunque vada per gli amanti della neve sarà un weekend da ‘now-casting’, e l’osservazione sarà ancor più affascinante allontanando per un attimo palmari, tablet e pc, per osservare il caro vecchio lampione, che di notte non tradisce mai nell’agevolare la vista di un fiocco, prima che, al risveglio, ancora incerti se ancora immersi nei sogni o nella vivida realtà, il paesaggio possa presentarsi ammantato da una fitta coltre bianca. 

Già mobilitate le Protezioni Civili, all’opera con mezzi spargisale, in attesa di capire se nei depositi dovranno essere messi in moto anche gli spazzaneve. Comunque vada saranno giornate ‘frizzanti’ quelle che ci separano dai ‘Giorni della Merla’, che tradizione vuole essere tra i più freddi e pungenti dell’anno. Una buona tisana o cioccolata calda, senza dimenticare il tradizionale vin brûlé, potranno rendere più piacevole l’eventuale necessità di lasciare l’auto nel garage. Per i pupazzi di neve, almeno quelli, lasciate libero arbitrio alla fantasia dei bambini…loro si che sapranno come disporre carote, bottoncini e cappellini!

MALTEMPO – Dopo il gelo in arrivo secchiate d’acqua. Poi toccherà alla NEVE far ritorno ai Castelli