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Lanuvio – Ecco come sarà il nuovo ‘Tranv’: presentato ai numerosi cittadini il progetto del nuovo Parco della Rimembranza

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di Giulia Banfi

Gremita in ogni ordine di posti la sala del Centro Anziani di Lanuvio ha fatto da teatro alla presentazione del progetto legato alla rinascita del Parco della Rimembranza. Conosciuto dai lanuvini come il “Tranv” il parco è chiuso dal 2013 per inagibilità e le parole dei convenuti, con in testa il Sindaco Luigi Galieti e l’Assessore delegato ai lavori pubblici e all’urbanistica, Andrea Volpi, affiancati dai tecnici, è servito proprio a far chiarezza su quanto sta avvenendo. 

Sono passati ormai tre anni da quel marzo 2013 quando il Sindaco si è visto costretto a chiudere il parco in seguito al grave cedimento di alcune zone sottostanti all’area, da sempre frequentata dai cittadini. “Il parco non era solamente il vecchio tranv, come molti lo conoscono, ma tutti i giorni veniva utilizzato dai cittadini come luogo di incontro  -ha esordito Andrea Volpi -. Ci siamo chiesti allora se era ancora adeguato per far giocare i nostri figli e la risposta è stata negativa. Subito ci siamo posti il problema di come potevamo metterlo in sicurezza e dal 2013 sono iniziati gli studi. Il termine dei lavori è previsto per fine marzo di quest’anno. Questo per noi è un progetto importantissimo, le difficoltà riscontrate sono state molte ma abbiamo voluto mettere in sicurezza l’area per sempre, invece di tamponare il problema, in modo da renderla funzionale anche per gli eventi” ha concluso Volpi, moderatore dell’intero incontro, che ha sottolineato l’importanza di questo progetto, forse il più impegnativo mai affrontato finora.

L’intervento del Sindaco Luigi Galieti

La parola è poi passata al Primo cittadino, Luigi Galieti, che oltre a ricordare il valore del luogo ha dato un appuntamento concreto ai presenti: “Speriamo di concludere i lavori al più presto e di vedere all’inaugurazione tutti i cittadini di Lanuvio per ridare al paese un posto di grande valore storico e culturale.”

Si è proseguito poi per oltre due ore, con le spiegazioni degli addetti ai lavori che dal 2013 hanno preso a cuore il difficile progetto di messa in sicurezza del Tranv: dal dottor Luca Attenni, che ha dato un contributo storico-archeologico, all’architetto Micol Ayuso, responsabile del I Settore, che ha spiegato dettagliatamente il processo di avviamento dei lavori: “Stiamo parlando di un’area già insediata nell’antichità e interessata dalla diramazione inaugurata nel 1916 del tranv Roma-Velletri. Cosa è stato fatto: nel marzo 2013 abbiamo dovuto recintare la zona, per effettuare il rilievo della superficie e la messa in sicurezza, con la scesa degli speleologi che ha rilevato la presenza di cunicoli e cavità. Abbiamo quindi dovuto avviare indagini geofisiche, grazie al quale è stato riscontrato che il problema era lo smaltimento delle acque e successive indagini geognostiche orientate a ricostruire il livello geologico del terreno anche ai fini sismici. C’erano tutti i vincoli possibili: paesaggistici, zona sotto la sovraintendenza del Parco dei Castelli Romani, archeologici, e infine, gli alberi. Abbiamo quindi dovuto richiedere più permessi per iniziare i lavori, realizzato con fondi comunali. Da questo punto di vista è stato notevole lo sforzo dei progettisti per rientrare nei costi. Noi avevamo intenzione di andare avanti mediante un appalto integrato, ma il nuovo codice degli appalti non lo permette più. Quindi abbiamo avviato una procedura negoziata con bando di gara, con cui sono iniziati i lavori il 14 dicembre scorso con l’impresa vincitrice del bando”.
A seguire, il dottor Angelo Mele, responsabile delle indagini speleologiche, ha illustrato attraverso delle foto le due differenti zone interessate dal crollo e i ritrovamenti sotto il mattonato impegnato dalle radici degli alberi.

Ma, venendo ai fatti concreti, come sarà il nuovo parco? All’Ingegnere Roberto Pizzol e all’Architetto Patrizia Pulcini, sono stati affidati gli interventi di spiegazione dell’effettivo progetto, che prevede il consolidamento del sottosuolo,  la realizzazione di una piastra su pali (di diametro 400 mm) per evitare infiltrazioni d’acqua o rotture causate da eventi sismici e lo smaltimento delle acque. E ancora, più nel concreto: il ridisegno architettonico del piazzale del parco con il posizionamento centrale di una fontana per abbellimento, che renderà possibile anche sfruttare l’intero spazio, per eventi, quando spenta; l’eliminazione degli alberi vecchi che hanno causato in parte il crollo insieme alle infiltrazioni d’acqua, con l’inserimento di nuovi; infine, il recupero del monumento dei caduti.

 

A chiudere l’incontro sono state le parole, oltre del Sindaco con l’augurio ancora di vedere tutti i cittadini all’inaugurazione, dell’architetto Marco Silvestri, direttore dei lavori che ha dichiarato quanto segue: “Siamo passati dalla fase del dire a quella del fare, l’intervento è stato studiato in tutti gli aspetti. L’impresa che ha vinto la gara dimostra una collaborazione davvero onesta, tenendo conto dei tempi ristretti, cercheremo di rispettarli. Io collaboro con il Comune da più di 20 anni  debbo sottolineare che il recupero della cultura che ho visto e le problematiche che ha il paese sono state affrontate in modo vigoroso, rispetto a quanto vedo altrove”.