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Albano – Federica Nobilio (Terra Nostra) sull’estensione in città del Porta a Porta: ‘Troppi anni e troppi denari per arrivarci, tra affidamenti, gare e soldi spesi’

Federica Nobilio

“Finalmente Albano è libera dai cassonetti stradali!”. Questa l’esclamazione, che sa quasi di liberazione, proferita Da Federica Nobilio, capogruppo consiliare di Terra Nostra – Italiani con Giorgia Meloni, a poche ore dall’avvio della raccolta differenziata porta a porta anche nel centro storico della cittadina castellana. Alla soddisfazione della maggioranza, ben riassunta nelle parole del consigliere delegato, Luca Andreassi (LEGGI QUI), fanno però da contraltare le dichiarazioni della consigliera d’opposizione, tutt’altro che disposta a sposare i trionfalismi che, ad esempio, hanno accompagnato le parole del sindaco Marini. “Finalmente Albano è libera dai cassonetti stradali” ha quindi esordito la Nobilio, prima di aggiungere: “Non possiamo affermare ancora di essere liberi dai rifiuti, ma un passo importante è stato fatto: il porta a porta copre tutto il territorio comunale. Il traguardo non è di poco conto e questa battaglia di civiltà finalmente vede uno spiraglio di luce. Però non basta. Non è mia intenzione sollevare polemiche, ma partendo dall’esperienza di questi anni e dall’analisi dello stato attuale, reputo indispensabile una riflessione onesta per capire che tipo di città vogliamo e potremmo avere per il futuro. Ci sono voluti troppi anni e forse anche troppi denari per arrivare a questo agognato risultato. Una differenziata che è andata a lentissimi step ha reso disomogenea la raccolta sul nostro comune creando isole “infelici” di spazzatura ed esasperazione nei cittadini. Intendiamoci bene quegli stessi cittadini che troppo spesso sono causa del loro disagio non avendo in molti casi rispetto della propria comunità e dei luoghi che vivono. Un rispetto però che nessuno ha insegnato loro, considerato che le politiche degli ultimi 7 anni di certo non hanno puntato sull’ambiente o sul decoro. La famosa frase pronunciata dal Sindaco in uno storico consiglio comunale del 2014 in cui definì lo stato in cui versava Albano “un degrado accettabile”, la dice lunga… Detto ciò a gennaio 2017 (si era partiti nel 2010…) il centro storico è arrivato a chiudere il cerchio, non senza fatiche e problematiche. Rimane infatti inspiegabile come mai si è tenuto sospeso tanto tempo l’ultimo quartiere sostenendo che vi erano oggettive difficoltà tecniche, passando per una (fortunatamente scampata) nefasta ipotesi di cassonetti interrati – salvo che il progetto preliminare di quella che era di tutta evidenza una follia è costato alle casse comunali una significativa cifra – e arrivando poi ad attuare la raccolta esattamente come in tutti gli altri quartieri: errate valutazioni, uffici in carenza di personale specializzato? Mistero… (che poi come diceva qualcuno a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina…). E la seconda isola ecologica? Quella che doveva essere propedeutica e fondamentale per la chiusura del ciclo? Anche lì: errori su errori su errori; affidamenti, gare, soldi spesi… , ma ad oggi l’isola ecologica è e rimane una sola. A fronte di tutto ciò però abbiamo ancora una città troppo sporca e i rifiuti la fanno da padroni . Abbiamo ancora una discarica dal dubbio destino, un progetto di inceneritore che “rumors” provenienti dalla Regione non reputano veramente archiviato (e non certo per bruciare la monnezza di Albano o dei Castelli, ma casomai quella romana che deve trovare collocazione…). Abbiamo ancora una tassa sui rifiuti troppo alta! Certo, il delegato ai rifiuti Andreassi nel suo comunicato di ci racconta i suoi pensieri per il futuro. Li condivido tutti anche se, sognare va bene, ma da chi amministra da ben 7 anni sarebbe auspicabile più che altro azione e programmazione. E’ per questo che mi aspetto che venga quanto prima introdotta la tariffa puntale per arrivare a pagare effettivamente quello che produciamo, mi aspetto che contestualmente si attui una politica che, da una parte incentivi la riduzione a monte del rifiuto e dall’altra trovi il modo di produrre economia attraverso il ciclo virtuoso del riuso e del riciclo. Mi aspetto anche che parallelamente a questo i controlli della Polizia locale e le conseguenti sanzioni per chi non rispetta l’ambiente e non si attiene alle regole siano severi, puntuali e continuativi. Controlli che sarebbero molto agevolati dall’installazione diffusa di videocamere di sorveglianza e dal supporto dei volontari delle guardie eco zoofile . Perché se è vero e giusto che dobbiamo pretendere il massimo impegno e i migliori servizi da parte dell’amministrazione, non possiamo e non dobbiamo sottrarci dall’essere cittadini responsabili e rispettosi del patrimonio comune. Mi aspetto anche che tutto questo sia stato già programmato, individuate le risorse economiche per realizzarlo, incaricati gli uffici di attuarlo. Perché se così non fosse e se invece siamo ancora allo stadio del pensiero – ha concluso Federica Nobilio –  allora vorrei suggerire ai colleghi della maggioranza di fare responsabilmente un passo indietro e lasciare che a realizzare tutto questo sia qualcun altro, qualcuno che mentre loro procedevano per tentativi un’idea precisa di cosa ci sia da fare e come farlo ce l’ha da tempo”.

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