POLITICA

Velletri – Taddei e De Santis inchiodano gli alleati d’un tempo: ‘Con la Giunta Servadio più soldi incassati e meno servizi, qualcosa non quadra’

FABIO TADDEI

 

Fabio Taddei, durante una recente intervista al Tg3

“Vi sembrerà assurdo come sembrava assurdo anche a me, ma poi con il Prof. Franco De Santis, ci siamo messi a studiare i documenti e le cose ci sono subito apparse per quelle che erano: un macello!”. Non usa mezzi termini Fabio Taddei, esponente di Patto Popolare Velletri, già consigliere comunale nella passata consiliatura, quando abbandonò la maggioranza e il suo partito (il Pd), prendendo le distanze da un ‘modus operandi’ che lui, così come De Santis, non sentiva più proprio.

“Non vi è dubbio alcuno – dichiara oggi Taddei – che a Velletri stiamo pagando il massimo consentito dalla legge di tributi in Italia e paghiamo i parcheggi come al centro storico di Roma. Inoltre è vero che lo Stato ha dato al Comune di Velletri un prestito di 13,5 milioni di euro che dovranno restituire i nostri figli e nipoti in 30 anni ed è vero pure che c’erano decine di milioni di crediti lasciatici dalle precedenti amministrazioni insieme ai debiti che non si riesce a capire che fine abbiano fatto. Così come risponde a verità che il Comune di Velletri ha incassato centinaia e centinaia di migliaia di euro di concessioni edilizie per non parlare di sanatorie, allocazioni di antenne telefoniche (quando non l’hanno fatto fare ai privati, cosa ancora peggiore) e tutto il resto che ne consegue”.

“In pratica – aggiunge di concerto con l’ex consigliere Franco De Santis – il Comune di Velletri ha investito molti meno denari e più che dimezzato per qualità e quantità i servizi ai cittadini come per esempio le circolari del trasporto pubblico locale, che hanno ridotto le corse provocando chiaramente disagi alle persone prive di auto come gli anziani ed i ragazzi, senza dimenticare derattizzazioni e disinfestazioni non fatte. In definitiva, dai dati in nostro possesso risulta che l’amministrazione Cesaroni incassava 17 milioni di euro annui, mentre l’amministrazione Servadio ha attualmente entrate di 30-34 milioni di euro annui a seconda dei trasferimenti fatti dallo Stato. Quindi Servadio ha incassato circa 13-17 milioni di euro annui in più, i quali moltiplicati per i suoi attuali 10 anni di mandato fanno 130-170 milioni di euro in più incassati da quando è sindaco. Se ci sommiamo anche i 13,5 milioni di euro dati dallo Stato di cui ho parlato sopra i crediti recuperati lasciati dall’amministrazione precedente insieme ai debiti, oltre alle entrate delle concessioni edilizie varie, arriviamo ad un totale di oltre 200 milioni di euro in più di entrate in questi 10 anni. Quello che ci ha sconcertato completamente è il fatto che i debiti da pagare, accertati dalla commissione ministeriale incaricata, erano di 43 milioni di euro circa e quindi la domanda è: “perché avendo incassato oltre 200 milioni di euro in più non sono stati completamente pagati i debiti visti anche i decreti ingiuntivi arrivati?”.  L’equazione finale è: più soldi incassati e meno servizi dati, col risultato di una qualità della vita inferiore dei nostri concittadini! Dove sono finiti tutti quei soldi in più?”.

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