Aggiornato al 25/04/2018 - 10:38:38
Feb 01, 2017 Castel Gandolfo, POLITICA, PRIMO PIANO, TERRITORIO 1
Il movimento L’Aurora c’era cinque anni fa e ci sarà anche stavolta, ed ancora una volta con Paolo Gasperini come candidato sindaco. Sembra non avere dubbi l’attuale consigliere di minoranza che guarda con fiducia alla prossima tornata elettorale di primavera, quando i cittadini gandolfini saranno chiamati a rinnovare i vertici amministrativi, premiando l’attuale sindaco Milvia Monachesi o decidendo per il cambiamento.
In uno scenario fortemente cambiato da quello di 5 anni fa, con una maggioranza che è andata trasformandosi (vedi spaccatura con i Democratici per Castello e l’apporto del centrodestra), Gasperini, conti alla mano, ha dalla sua uno scarto di soli 153 voti alle passate amministrative e nuove forze a rinvigorire il gruppo.
“Abbiamo mantenuto una certa coerenza e una posizione alternativa all’Amministrazione – ha dichiarato Gasperini – e pertanto manterremo anche per le future amministrative questo percorso”. Il consigliere outsider, mantenutosi sempre in posizione terza rispetto ai vari apparentamenti e defenestramenti che si sono via via succedutisi in 5 anni di agitato governo Monachesi, non strizzando l’occhio nè da una parte nè dall’altra, di fatto riapre a quel legame con la Pesca della consigliera Marta Toti, che si era brevemente interrotto con l’entrata in maggioranza della stessa consigliera, la quale, dopo pochi mesi, è tornata sui suoi passi.
Nessuna possibilità di dialogo, dunque, con il presidente del Consiglio Maurizio Colacchi e l’ex vicesindaco Giacomo Moianetti (Democratici per Castello), dai quali era giunto l’invito a creare un fronte compatto.
“Quello che stiamo creando è sostanzialmente un polo identico a quello di cinque anni fa, con l’apporto però di altre forze, unite in un programma alternativo per Castel Gandolfo” ha aggiunto Gasperini, mantenendo però il riserbo sui vari interlocutori.
Certo lo scenario è cambiato e la politica non è fatta di soli numeri matematici, Gasperini lo sa bene: “La parola spetterà poi ai cittadini”, ha infatti sentenziato.
A metà febbraio è nei programmi una conferenza pubblica nel quale verranno chiarite le posizioni e a seguire la presentazione del simbolo.
Michela Emili
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“POSIZIONE ALTERNATIVA ? Correggetemi se sbaglio ! ma due consiglieri della sua squadra di 5 anni fa non sono passati al “governo” locale ? e mi sembra che almeno per quanto riguarda la politica del territorio, come ad esempio “l’ambizioso progetto” del COMPLESSO IMMOBILIARE IBERNESI e forse anche il FORNO INDUSTRIALE (bloccato dai cittadini), hanno VOTATO INSEME ALLA MAGGIORANZA.