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Infiorata di Genzano, l’amarezza di un Maestro Infioratore: ‘Anche quest’anno nessuna concertazione’

anna pucci

C’è preoccupazione e precarietà tra i maestri infioratori di Genzano alla luce dell’assemblea progettuale per la prossima Infiorata, che si terrà il 17-18 e 19 giugno. Dopo l’iniziale smarrimento per la soppressione repentina dell’Istituzione, organo deputato da anni all’organizzazione del prestigioso evento floreale, deciso dalla Giunta Lorenzon che ha poi preso le redini della materia, si sono concretizzate rimostranze e osservazioni sul nuovo regolamento stilato, da parte proprio di coloro che rendono l’Infiorata unica nel Mondo e che ne sono i principali protagonisti.

“Credo che avete deciso di sopprimere l’Istituzione, che da tempo era in uno stato ambiguo, in un momento poco adatto ed in tempi troppo ristretti per conoscere a fondo i problemi  le tradizioni che oggi siete chiamati a gestire” ha affermato Anna Pucci, maestro infioratore proveniente da una storica famiglia di artisti del tappeto floreale ed ex direttrice artistica dell’evento stesso. Pucci ha rivolto  alcune domande che pongono una serie di problemi organizzativi in merito all’avviso pubblico diramato per la presentazione dei bozzetti, esprimendo rammarico per la mancanza di concertazione e di confronto.

Anna Pucci ha espresso, nello specifico, perplessità sul fatto che a firmare ogni bozzetto presentato da un Maestro Infioratore o Capopezzo non possano

Un’istantanea dell’Infiorata 2015

essere più di due allievi, limitando in questo modo la partecipazione delle nuove promettenti leve; il tema prescelto faccia esplicito riferimento a nuovi stili e all’innovazione dimenticando però la tradizione secolare dell’arte di infiorare; il fatto poi che l’estrazione a sorte della disposizione delle opere non garantisca la corretta alternanza di temi e colori così da migliorare il colpo d’occhio sul nastro floreale. Contestata anche la grandezza dei quadri (12 in tutto), che saranno 7 metri di larghezza e 14 di lunghezza. Questo – come detto dall’artista – da un lato diminuisce le opere da realizzare, dall’altro crea problemi alla composizione soprattutto dei quadri figurativi, e non ultimo, la “misura impedisce al visitatore di avere una visione di insieme poichè deve camminare per vedere tutto il pezzo”.

Problemi anche nella definizione degli intermezzi verdi di un metro tra i tappeti, che si pensa serva per far camminare i visitatori tra i quadri; per le dimensioni di soli tre metri per sette dell’opera iniziale, che da regolamento dovrà rappresentare il tema dell’Infiorata 2017, oltre alla rappresentazione grafica dello stemma e del titolo; e poi ancora per la definizione delle percentuali che impongono l’utilizzo di soli fiori per il 70% del quadro, creando difficoltà alle realizzazioni figurative con colori sfumati, e l’impossibilità di colorare artificialmente i fiori (mentre ad esempio veniva utilizzata questa tecnica per creare il blu ed il celeste), limitando di fatto la tavolozza dei colori a disposizione.

“Per ogni gestione politica mi auguravo che cambiasse qualcosa e con il tempo si sarebbero superate delle situazioni incancrenite, che ci si potesse sedere intorno a un tavolo e veramente progettare insieme – ha concluso Pucci -. Anche stavolta niente, aspetterò tempi migliori”.

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