Cultura

Velletri – Ancora eventi di spicco griffati Mondadori Bookstore. Dopo Floris è la volta di Loretta Napoleoni

Floris a Velletri

Aula magna gremita, quella dell’istituto ‘Ascanio Landi’ di Velletri, nella mattinata di venerdì 17 febbraio, in occasione dell’arrivo del giornalista Giovanni Floris, che ha intrattenuto ed arricchito gli studenti del liceo scientifico e linguistico, approfondendo i passaggi salienti del suo ultimo libro, ‘Quella notte sono io’, che tratta in maniera nitida il fenomeno del bullismo, esaltando il concetto di diversità, come fonte di arricchimento ed espressione massima dei propri talenti. Cinque i protagonisti del libro che gli alunni del Liceo di via Salvo d’Acquisto hanno letto, nell’ambito della collaborazione con la Mondadori Bookstore di Via Pia, che ha ideato ed organizzato l’evento con lo scopo di fornire un supporto alle tematiche già trattate ed approfondite dai docenti. In prima fila lo staff della libreria gestita in maniera egregia da Guido Ciarla, che da qualche mese può contare anche sulla sede di Lariano (nella centralissima via Roma, a due passi da piazza Sant’Eurosia). 

A coordinare l’incontro, e ad arricchirlo con i suoi spunti, è stato ancora una volta il giornalista Ezio Tamilia, che ha fatto da trait d’union tra i passaggi più interessanti del libro edito da Rizzoli e gli spunti di riflessione dei tanti studenti intervenuti, che non hanno mancato di impreziosire il dibattito con interventi di spessore. 

Dopo il benvenuto del dirigente scolastico, il professor Roberto Toro, il proscenio è passato al conduttore del talk-show ‘Dimartedì’, che è partito proprio dal cuore della sua opera, da quei cinque protagonisti, tre uomini e due donne, ex compagni di scuola, ritrovatisi in un casolare in Toscana dopo trent’anni dalla loro bravata, un violento atto di bullismo nei confronti di chi fu preso di mira per avere un’unica colpa: la sua diversità. A disquisirne col noto giornalista gli alunni delle sei classi terze del linguistico e scientifico, che hanno potuto toccare con mano, direttamente dalle parole dell’autore, le sue convinzioni sul senso di responsabilità di ogni gesto e sulle conseguenze di ogni singola azione.

Un libro che può essere letto ed apprezzato da tutti quello acquistabile nella libreria di via Pia, un libro, tuttavia, che ben si calza con l’età di chi ha composto la platea durante la presentazione del volume. “Di tutti i periodi del vita – ha premesso Floris – quello in cui si forma la propria identità è proprio quello della scuola, in cui il parere di un amico o anche l’opinione di un parente arriva a formare il proprio senso della vita. Un periodo in cui si forma il senso di responsabilità e col quale si dovrà fare i conti più avanti, quando si inizieranno a pagare le conseguenze di quel che si pensa”. Floris ha quindi esaltato il ruolo di agente di socializzazione recitato dalla scuola, “capace di segnare persino più della famiglia”. Il dono più grande da fare a se stessi, in un contesto del genere, diventerà allora quello di “avere consapevolezza dell’opportunità che si ha nel far emergere la propria straordinaria unicità”. 
Cruciali, in un contesto del genere, i concetti di normalità e diversità: “Se la scuola aiutasse a tirare fuori la diversità di ognuno emergerebbero talenti unici.  Tutto sta nel far emergere la differenza che ognuno ha da giocare per sentirsi unico, e la scuola – ha dichiarato Floris, rivolgendosi agli insegnanti – deve trasformare la differenza da un punto di svantaggio alla risorsa più grande. Per riuscirci può bastare lo studio, ma serve anche tanta forza d’animo e convinzione in sé stessi, fermo restando che la cultura e la propria identità si forgiano proprio con l’esperienza e con gli errori”.

“Ognuno si sente costretto a barcamenarsi nell’immagine che le persone hanno di lui, ma è proprio a quel punto che deve emergere la consapevolezza che la libertà sta nel comportamento, nella libertà di non essere quello che gli altri pensano che sei e quello che tu stessi pensi di essere. Il comportamento – ha aggiunto Floris – è pertanto la più grande libertà che ha l’essere umano per dimostrare quel che realmente è”.

Le scuole veliterne torneranno nuovamente ad aprirsi agli eventi organizzati dalla Mondadori Bookstore, che anche nei prossimi giorni si confermerà centro attrattivo della cultura veliterna, facendo da teatro alla presentazione di alcuni libri di spessore nel panorama editoriale nazionale, sdoppiandosi dalla libreria di Via Pia e, per l’appunto, i palcoscenici degli istituti scolastici veliterni. Ancora una volta il piatto forte sarà soprattutto concentrato nella presenza di chi quelle opere le ha scritte, visto che nell’ambito dei tradizionali ‘Dialoghi con l’autore’, da tempo una vera e propria chicca della libreria magistralmente gestita da Guido Ciarla, approderanno a Velletri anche altri autori delle opere in via di presentazione.

Dopo Veronica Pivetti (standing ovation per lei in libreria durante la presentazione della sua ultima fatica, “Mai all’altezza – Come sentirsi sempre inadeguate e vivere felici’) altri eventi di spicco, quindi, per la libreria veliterna, che nel pomeriggio di domenica 19 febbraio (dalle 18) aprirà i battenti per ospitare Loretta Napoleoni, che presenterà il suo libro ‘Mercanti di uomini – Il traffico di ostaggi e migranti che finanzia il jihadismo’. Nell’occasione, oltre al giornalista Ezio Tamilia, dialogherà con l’autrice l’assessore ai servizi sociali del Comune di Velletri, Giulia Ciafrei. All’indomani, nella mattinata di lunedì 20 febbraio, l’autrice incontrerà gli studenti degli istituti superiori presso il “Cesare Battisti”. Il mese di febbraio, in attesa di altri autori in arrivo a Velletri da marzo in poi (di rilievo la presenza, l’11 marzo, di Beppe Vessicchio, col suo primo libro ‘La musica fa crescere i pomodori’), si concluderà nel pomeriggio di sabato 25, con la presentazione del libro di Luca Ricci, ‘I difetti fondamentali’, considerato uno degli scrittori italiani più affermati in tema di racconti. 

Da.Le.

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