POLITICA

Pd, rinviati i Congressi a Genzano e Rocca di Papa. La contrarietà di Gianluca Ercolani: ‘Stupore e rammarico’

gianluca ercolani

Un tiro alla fune che sembrerebbe aver prodotto lo strappo decisivo quello che va consumandosi ormai dei giorni in via del Nazareno, sede nazionale del Partito Democratico. Le lotte intestine e la probabile scissione dei dissidenti hanno provocato strascichi tali da dilagare anche nelle realtà cittadine in cui si era prossimi a quei congressi che avrebbe ridefinito le cariche di partito. E’ proprio quanto accaduto in queste ore anche a Genzano, dove la sede di via Garibaldi, in questi giorni ridiventata ‘calda’ come non accadeva da tempo, già si preparava ad aprire i battenti per porre fine alla fase commissariale. Sarà ancora Luca Masi, in qualità di Commissario, a dover tenere le redini del partito, vista la decisione degli organi provinciali, di cui lui stesso fa parte, di stoppare il congresso. In attesa che passi la buriana che agita il partito a livello nazionale si è quindi deciso di mettere tutto in ‘stand-by’, confidando in tempi in cui le acque possano essere meno agitate. Stesso epilogo, restando ai Castelli, si vive in queste ore a Rocca di Papa, dove Maurizio Querini, il candidato dell’ala democratica che fa capo a Speranza, forte anche del sostegno degli ex sindaci Boccia e Ponzo, sarà costretto a rimanere ai box, in attesa che il rinvio possa tradursi in una nuova data. Il rischio, tuttavia, sarebbe stato quello di ritrovarsi segretario di un partito dal quale, se lo strappo nazionale si consumerà totalmente, potrebbe presto fuoriuscire. 

Quanto accaduto non è stato però accolto di buon grado da tutte le parti in causa, e c’è chi agita lo spettro della decisione d’imperio, legata a tatticismi che cozzerebbero con l’intenzione di ridare la ‘parola’ alla base. Tra chi non nasconde affatto la sua contrarietà, a Genzano, vi è Gianluca Ercolani, sul quale proprio nei giorni scorsi erano stati tolti i veli, con l’ufficializzazione della sua candidatura. Proprio ‘Castelli Notizie‘, che in anteprima ne aveva dato notizia, ha raccolto in queste ore le sue parole. Parole di chi, pur sostenendo con schiettezza il suo pensiero, non ha alcuna intenzione di recedere, rilanciando, anzi, sulla strada di una meta che, nei suoi auspici, è sempre la stessa.

“Apprendo con rammarico e stupore – ha premesso – la decisione presa dalla segreteria provinciale di sospendere il congresso del circolo di Genzano di Roma, che era stato inizialmente fissato per domenica 26 febbraio. Come si evince dagli organi di informazione – ha aggiunto Gianluca Ercolani – tale decisione è frutto di una riflessione politica del segretario provinciale, che invece dovrebbe essere super partes e garante degli equilibri e di tutte le posizioni presenti all’interno del partito. Una riflessione, la sua, che arriva persino a definire geografie politiche locali e accasamenti di vario genere. Evidentemente dietro questa decisione si nascondono pressioni di un’ala del partito che ha preventivato un risultato non favorevole e che denota scarsa attenzione al dibattito congressuale che si sarebbe dovuto tenere, riconducendo tutto ad una mera concezione numerica del congresso stesso. Credo francamente – ha ribadito Ercolani – che non si siano ben compresi gli errori fatti finora, come neppure i motivi che hanno portato a consegnare l’amministrazione comunale in mano al Movimento 5 Stelle”. 

“La mia volontà – ha proseguito l’esponente democratico – è quella di tracciare un percorso nuovo ed unitario, come richiesto a gran voce dai nostri militanti per dare nuovo slancio ad un partito che a livello locale può contare su una fiducia ridotta ai minimi storici. La scelta fatta è invece l’ennesima dimostrazione di una condotta di partito autoritaria e poco incline al confronto con chi ha posizioni diverse di quelle della leadership. Colgo comunque l’occasione – ha concluso Gianluca Ercolani – per ringraziare tutti coloro che sostengono la mia candidatura e tutto il popolo del Partito Democratico che ha risposto in modo positivo al tesseramento, lanciando quindi un segnale inequivocabile”.