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Nemi – Lottizzazione ‘I Corsi’. E’ partita la petizione per scongiurare la colata di cemento nel cuore del Parco dei Castelli romani

nemi

E’ partita la raccolta firme contro la lottizzazione in zona Corsi a Nemi. La vicenda è scoppiata in questi giorni a seguito di una conferenza tenuta allo Specchio di Diana da Italia Nostra – e ripresa poi in un articolo pubblicato sul settimanale il Caffè -, durante la quale è stata annunciata una massiccia colata di cemento in una zona verde di pregio, inserita all’interno del Parco dei Castelli romani.

A dare il via libera all’espansione periferica del Comune di Nemi è stata la vittoria in primo grado di giudizio da parte delle società costruttrici e di alcuni proprietari dei terreni – che si trovano nei pressi dello stadio “Luciano Iorio” -, a seguito della quale i pareri negativi da parte degli Enti competenti espressi in precedenza sono stati rimodulati o comunque non reiterati. A seguito della sentenza del Tar, infatti, intercorsa nel 2016, dopo ben 11 anni dal momento dell’approvazione in Consiglio del piano di urbanizzazione (2005), non c’è stato alcun ricorso ed è dunque arrivato il via libera.

Il progetto di espansione urbanistica, realizzato in variante al Piano regolatore generale, prevede cubature residenziali e non per un totale di circa 20mila metri cubi di cemento.

Forte è stata l’eco della notizia. “Fa male vedere come siti di interesse ambientale ed archeologico, come la porzione del Vivaro adiacente a Nemi possa essere devastata in nome dell’interesse – ha scritto Equi Diritti -. Fa male vedere la volontà di demolire abitazioni di necessità, costruite in armonia con il paesaggio e l’architettura circostante e su cui spesso è stata pagata una sanatoria, accanto alla volontà di violentare quello che fu il bosco sacro di Diana Nemorense e culla della latinità. Non possono esistere due pesi e due misure, nè semafori rossi per semplici cittadini e scellerati “semafori verdi” quando a scendere in campo, con effetti devastanti è il grande capitale”.

IL TESTO DELLA PETIZIONE –  Nemi e il suo territorio rappresentano da sempre una risorsa essenziale per la piccola comunità che, non a caso, ha voluto preservarli intatti o quasi, nonostante tutti i tentativi di violarli in un trentennio di scempi urbanistici che hanno cancellato la bellezza dei paesi dei Castelli Romani.

Abbiamo ereditato un gioiello e dobbiamo fare tutto il possibile per conservarlo nel migliore dei modi per le generazioni future. Per questo dobbiamo capire, tutti insieme e responsabilmente, l’importanza della salvaguardia del territorio.

Chiediamo al sindaco Alberto Bertucci di attivarsi immediatamente per fermare il Piano Integrato “I Corsi” al fine di scongiurare un gravissimo danno ambientale che rischia di compromettere per sempre la vocazione naturale dell’antico Borgo di Nemi, privandolo delle sue funzioni vitali, comprese quelle turistiche e commerciali

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