Sarà il maestro Peppe Vessicchio, una delle colonne della musica italiana, il protagonista del nuovo appuntamento all’insegna del Dialogo con l’autore, presso la Mondadori Bookstore di Velletri, che continua a rappresentare il vero contenitore culturale di una città che nelle ultime settimane ha ospitato personaggi di spicco nel panorama letterario italiano. Dopo Veronica Pivetti, Giovanni Floris, Loretta Napoleoni e Luca Ricci, toccherà all’amato direttore d’orchestra, che ha calcato per decenni la scena sul palco del Festival di Sanremo, intrattenersi con i cittadini accorsi e dialogare col giornalista Ezio Tamilia.
FOCUS – La scoperta della musica davanti alla porta (chiusa) della cameretta del fratello maggiore; i primi concerti, ai matrimoni, con il professore di latino; il cabaret con i Trettré nella Napoli fervida degli anni Settanta, quella della Smorfia di Massimo Troisi, quando ancora era uno studente di architettura (ma cos’è l’architettura se non musica congelata, diceva Goethe). E poi l’incontro con Gino Paoli, il primo Sanremo nel 1986 sotto la neve con Zucchero, il “pronti-partenza-via” con Elio e le Storie Tese dieci anni dopo, la partecipazione ad Amici di Maria De Filippi, fino all’hashtag diventato virale nei giorni del Festival 2016, #usciteVessicchio.
Ma dal giorno in cui una goccia d’olio si stacca da una pizza mangiata fortunosamente in macchina e cade beffarda sui suoi pantaloni, Peppe Vessicchio ha iniziato a domandarsi se la musica fosse tutta lì. O se piuttosto non fosse giunto il momento di smontare il giocattolo per capirne il meccanismo; per realizzare fino a che punto può arrivare il suo potere benefico; per verificare se, considerato che le mucche del Wisconsin producono più latte ascoltando Mozart, tutti gli organismi viventi reagiscono positivamente quando gli armonici si combinano in modo naturale. Musica armonico-naturale, appunto. Questa è la forma che insegue Vessicchio. Questa è la base dei suoi esperimenti sulla terra, sul vino, e di quelli appena cominciati sugli uomini.